Stalin, la censura, i gulag nelle parole di Aleksandr Isaevič Solženicyn – con foto esplicite

Stalin, la censura, i gulag

Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918 – 2008)

a cura di Iannozzi Giuseppe

– Alla fine della mia vita posso sperare che il materiale storico i temi storici, i quadri di vita e i personaggi da me raccolti e presentati, riguardanti gli anni durissimi e torbidi vissuti dal nostro Paese, entreranno nella coscienza e nella memoria dei miei connazionali […]. La nostra amara esperienza nazionale ci aiuterà nella possibile nuova ripresa delle nostre mutevoli fortune, ci metterà in guardia e ci terrà lontani da rovinose rotture. (da Il sole 24 ore, 4 agosto 2008)

– Bisogna saper migliorare con pazienza quanto ogni giorno ci offre.

– Gli uomini hanno finito per convincersi, partendo dalle loro stesse disgrazie, del fatto che le rivoluzioni distruggono il carattere organico della società; che danneggiano il corso naturale della vita; che annientano i migliori elementi della popolazione dando campo libero ai peggiori; che nessuna rivoluzione può arricchire un Paese.

– Nella vita sociale, libertà e uguaglianza tendono a escludersi reciprocamente, sono antagoniste: infatti, la libertà distrugge l’uguaglianza sociale, è proprio questa una della funzioni della libertà, mentre l’uguaglianza limita la libertà, perché diversamente non vi si potrebbe giungere.

– Sarebbe assolutamente vano sperare che la rivoluzione possa rigenerare la natura umana.

– Per noi in Russia, il comunismo è un cane morto, mentre per molte persone in occidente è ancora un leone vivente.

– Gli unici sostituti di una esperienza che non abbiamo mai vissuto in prima persona sono l’arte e la letteratura.

– L’unico modo per fare esperienza che non è possibile fare concretamente è attraverso l’arte e la letteratura.

– La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa.

– La giustizia è coscienza, non di un solo individuo, ma dell’umanità tutta. Coloro che sanno ascoltare la voce della coscienza sanno ascoltare anche la voce della giustizia.

– La letteratura trasmette esperienze pregnanti… da generazione a generazione. In questo modo la letteratura diventa memoria vivente di una nazione intera.

– La violenza non può esistere per se stessa; è invariabilmente intrecciata con la menzogna.

– Per un paese, avere grandi scrittori è come avere un altro governo. Questo è il motivo per il quale nessun governo ha mai amato i grandi scrittori, ma solo quelli minori.

– Si può avere potere sulle persone finché non gli si porta via qualcosa. Ma quando si è rubato tutto ad uomo, questi non sarà più soggetto ad alcun potere: sarà libero di nuovo.

– Un uomo d’ingegno sa di possedere sempre molto, non si rammarica di dover dividere con altri.

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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4 risposte a Stalin, la censura, i gulag nelle parole di Aleksandr Isaevič Solženicyn – con foto esplicite

  1. cinzia stregaccia ha detto:

    questo poi lo condivido di là
    cinzia

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  2. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Grazie infinite.

    Qui dico che Aleksandr Isaevič Solženicyn non è mai stato simpatico alla sinistra, a quella stalinista: il perché? Ha denunciato gli ORRENDI CRIMINI di Stalin, dittatore assassino peggiore di Hitler e Mussolini. La sinistra parla dei Gulag? No, non lo fa, nemmeno oggi. Camus, a suo tempo, fu aspramente criticato in quanto denunciava i crimini dello stalinismo pur essendo lui intellettuale di formazione socialista-marxista; Sartre, in particolare, condannava Camus asserendo che per il bene del partito comunista certe cose dovevano essere taciute.

    Beppe

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  3. Felice Muolo ha detto:

    dovevano essere taciute

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  4. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Grazie d’avermi segnalato l’errore.

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