Ho incontrato il tuo sorriso – The Best Of Giuseppe Iannozzi

Ho incontrato il tuo sorriso

The Best Of Giuseppe Iannozzi

Foto di Vinicius Wiesehofer su Unsplash

Foto di Vinicius Wiesehofer su Unsplash

SMILE
(Ho incontrato il tuo sorriso)

Ho incontrato ieri il tuo sorriso
Mi chiedevi una poesia,
ma soltanto avevo in tasca
una monetina di stanchezza

Ho visto la delusione
oscurare la tua bellezza

Facendomi forza
ho voluto sapere
perché su due piedi
spezzi agli uomini tu il cuore;
e subito è tornato il sorriso
a illuminarti il viso

Hai oggi incontrato la mia faccia
A muso duro mi hai fatto notare
che di me ride l’ombra ai miei piedi
Non ho potuto far a meno
di spiegarti che la colpa è tua,
soltanto tua, ed hai riso di cuore

QUESTA ROSA

Questa rosa
è per te
anche se non è
bella quanto te
Son le tue gote
più delicate
e tenere dei petali
d’una rosa; e
se poi viene a te
un complimento,
subito sposi timidezza
e la lingua fai tacere,
ma non l’anima
Non l’anima
che subito carezza
quella di chi
ti ha detta bella

CERCO DI CAPIRE QUESTE NUVOLE

Alla memoria di Cinzia

Cerco ancora di far mia la grandezza
che permise a Mosè di divider le acque
Cerco ancora di operare una magia
che dia un senso alla raggiunta libertà;
esser liberi non ci rende immortali
e nemmeno più forti ad affrontare,
dì dopo dì, della vita i tanti perché

Dicono sia risorto il terzo giorno
E qui cade di nuovo la Pasqua:
nuove vite vengono alla luce,
altre si spengono all’improvviso,
senza un perché; la solita storia,
la solita che ci scassina piano l’anima,
la solita che non capiamo appieno mai

Cerco di capire queste nuvole nere
che oggi piangono sul Mar Rosso
E cerco di capire perché, perché
non vieni mai a baciare i sogni miei
con una parola, con una libertà
che mi dica di te, Amica mia

UNA FOGLIA

Alla memoria di Cinzia

Di tanto in tanto
cade una foglia
di triste gioia
nell’autunno dell’età,
quasi a ricordarci
quanta, quanta
la stupidità
che ci ha detti
qui per sempre

LA FINE DEGLI ANGELI

Tutto è finito
Ogni cosa ha perso
valore
Tutti gli angeli
caduti
schiantati
sulla durezza
delle nostre anime
hanno assunto
quella volgarità
che ci tiene in piedi

TYSON

in memoriam

Mi hai trovato, mi hai trovato
Spettinato e privo di difese
il corpo mio scomposto
stava sotto
l’insano sguardo del cielo
Sotto i bigi giorni di novembre
giacevo io
morto
con in gola incastrato l’ultimo miagolio
– spavento infinito

Mi hai cercato
Sotto l’assedio della tristezza
mi hai chiamato
Lungamente mi hai chiamato

Entrato per ultimo nella vita tua
solo cercavo d’essere il primo
il più valoroso
il più amato
Sempre mi regalavano buffetti e coccole
le mani tue snelle
E dalla bocca mia quasi mai un miao
Sulle tue gambe trovavo casa io
ma mai troppo a lungo resistevo
ché mi suggeriva l’istinto di scappare
di tornare fuori
in cerca d’una piccola preda
da regalare a te

Mi hai trovato
Alla fine mi hai trovato
freddo e straziato
là dove amavo correre veloce
in cerca d’una piccola preda
da regalare agli occhi tuoi chiari

Alla fine mi hai trovato
Mi hanno raccolto le tue mani
e senza perder tempo
dignità mi hai restituito
ricomponendo le spoglie mie

Mi hai trovato, mi hai trovato
In un bianco sudario
mi hai avvolto, hai poi pianto

Mi hai trovato, mi hai trovato
Sono stato amato, sono amato
Sono il primo, adesso

VIOLETTA

a Viola

Amici, addio!
Dir non so perché proprio a me
Si fa di nebbia il mondo dattorno
Non ho idea, davvero dir non so
quale mostro mi abbia travolta,
sento però la vita mia scivolar via

Addio, miei cari!
Libera e felice ero,
lungo i bordi dei campi veloce correvo,
e a Dio sorridevo,
con anima solare gli sorridevo
Ma d’improvviso il fato mio,
dolore lancinante mai provato prima;
ansimante rimango,
e in bocca sapor di ferro,
e negli occhi l’immagine brutta
d’un cielo che mi frana addosso

Dove sono adesso gli angeli
che con tutte le mie forze,
nell’età dell’innocenza e non solo,
ho accarezzato e difeso?

All’orecchio un bisbiglio
non mi dice di non temere,
sol m’invita al coraggio,
stringere forte i denti
anche se è tanto il male
che ho da sopportare

Amici, cari miei, vi amo tutti
Prometto, non vi lascerò
Ma qualche volta, di nascosto
o no, piangerò lacrime sottili
Perché questo è il carattere mio
Perché è nel cuor mio di donna
che s’annida la mia vera forza

PADDR E FIGLIA

a Viola

Il sorriso
non lo perdere oggi,
ché quando lo perdi lo perdi
e più non torna indietro.

Se un raggio di sole
– che non credevi –
di sguincio
le tue labbra le sfiora,
non rifiutare il dono
che Natura ti fa
perché sia tua la possibilità
di mettere in luce
la bellezza, quella forza
che nell’anima tua,
in un cantuccio,
riposa.

Se vero è
che sol siam qui
e di passaggio,
non ci manchi
però il coraggio
col sorriso di stordir
gl’idioti a piede libero
che, con sguardo truce,
nella rassegnazione
sconfitti e rassegnati
ci vedrebbero bene.

Le lacrime
dal virginal faccino
presto asciuga;
da lassù qualcuno spia,
spia la bella figlia sua
che in dolori e affanni
or la tenerezza macera;las
spia il Padre la figlia bella
che ieri, da mane a sera,
sempre per lui era
l’òpra sua più sincera,
di benedizione degna.

Continua a leggere

Pubblicato in amicizia, amore, arte e cultura, cultura, Iannozzi Giuseppe, poesia | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

“Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne”, “La lebbra”, “Donne e parole” (Ass. Culturale Il Foglio). Tre libri di Giuseppe Iannozzi. In libreria

“Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne”, “La lebbra”, “Donne e parole” (Ass. Culturale Il Foglio). Tre libri di Giuseppe Iannozzi. In libreria

Il male peggiore - Giuseppe Iannozzi - Ass. Culturale Il Foglio
La lebbra - Giuseppe Iannozzi - Ass. Culturale Il Foglio
Donne e parole - Giuseppe Iannozzi - Ass. Culturale Il Foglio

Il male peggiore – Giuseppe Iannozzi

IL MALE PEGGIORE. Storie di scrittori e di donne – In questo romanzo si raccontano le storie di tanti celebri scrittori e delle donne che, bene o male, li hanno accompagnati per un pezzo, più o meno lungo, della loro vita: Cesare Pavese e Doris Dowling, J.D. Salinger e Oona O’Neill, Ernest Hemingway e Mary Welsh, H.P. Lovecraft e Sonia Greene, Henry Miller e Anaïs Nin, Hermann Hesse e Ninon, F.W. Nietzsche e Lou von Salomé, Emilio Salgari e Ida Peruzzi.

La lebbra – Giuseppe Iannozzi

LA LEBBRA: Martino, dal profondo Sud, dopo la morte dei genitori, decide di cercare fortuna a Torino. Martino disprezza l’Islam e il mondo musulmano; ha letto un solo libro, il sermone (“La rabbia e l’orgoglio”) di Oriana Fallaci. Martino ignora però le cause che hanno scatenato l’11 settembre. Si innamora di Aidha, una ragazza musulmana, ma Aidha è un’esca per prenderlo in trappola. Un noir esistenzialista che strizza l’occhio a Boris Vian.

Donne e parole – Giuseppe Iannozzi

DONNE E PAROLE (poesie d’amore) nasce dall’esigenza dell’autore, Giuseppe Iannozzi, di portare, per la prima volta, a quanti amano la poesia, una antologia della sua migliore produzione poetica.
L’autore ha quasi sempre rifiutato il titolo di “poeta”, nonostante sia stato detto tale in più di una occasione. DONNE E PAROLE (poesie d’amore) si prefigge lo scopo di accontentare lettori e lettrici che, nel corso degli anni, gli hanno chiesto di pubblicare un libro di poesie.

L’autore:

Iannozzi GiuseppeIannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.

Rassegna stampa e altre info:

“Il male peggiore” e “La lebbra” (Edizioni Il Foglio) – Due romanzi di Giuseppe Iannozzi – Disponibili su tutte le librerie online

Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne – Giuseppe Iannozzi – Il parere di critici, scrittori, lettori

Il male peggiore - Giuseppe Iannozzi - Ass. Culturale Il Foglio

Acquista online

IBS
LaFeltrinelli
Amazon
Mondadori Store

Libreria Universitaria
Libraccio
Unilibro

Il male peggiore. Storie di scrittori e di donneGiuseppe Iannozzi – Ass. Culturale Il Foglio – Collana: Narrativa – Pagine: 340 p., Brossura – ISBN: 9788876067167 – Prezzo: 16,00 €

La lebbraGiuseppe Iannozzi – Ass. Culturale Il Foglio – Collana: Narrativa – Pagine: 150 p., Brossura – ISBN: 9788876064548 – Prezzo: 14,00 €

Donne e paroleGiuseppe Iannozzi – Ass. Culturale Il Foglio – Collana: Poesia – Pagine: 560 p., Brossura – ISBN: 9788876066450 – Prezzo: 18,00 €

Acquistali online

Pubblicato in arte e cultura, attualità, cultura, editoria, Iannozzi Giuseppe, letteratura, libri, libri di Iannozzi Giuseppe, libri di poesia, narrativa, novità in libreria, quarta di copertina, rassegna stampa, romanzi, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali, società e costume | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su “Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne”, “La lebbra”, “Donne e parole” (Ass. Culturale Il Foglio). Tre libri di Giuseppe Iannozzi. In libreria

Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne – Giuseppe Iannozzi – Il parere di critici, scrittori, lettori

Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne

Giuseppe Iannozzi

«Quando si ama qualcuno c’è sempre un problema.»

Il parere di critici, scrittori, lettori

Il male peggiore - Iannozzi Giuseppe - Edizioni il Foglio

Breve estratto da Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne:

Chaplin aveva strappato Oona O’Neill dalle braccia di Salinger; e lui, Giacobbe, non era né l’uno né l’altro, ma Liliana si era portata via da lui […] In fondo Salgàri si era tolto di mezzo perché, per tutta la vita, era stato pure lui un mollaccione, uno che scriveva, uno che non guadagnava mai abbastanza nonostante sgobbasse da mane a sera; e che importava se aveva avuto dei figli da Ida Peruzzi, se questa era finita presto in manicomio. […] Ricordava con una certa nettezza quando, per l’ultima volta, l’aveva incontrato al Caffè Platti di Torino, in quel caffè che non c’è più e che in altri tempi aveva visto fra la sua clientela Luigi Einaudi, Cesare Pavese, Mario Soldati, i coniugi Natalia e Leone Ginzburg, Norberto Bobbio e molti altri nomi celebri. […]
Friedrich Willem Nietzsche aveva corteggiato Lou von Salomé e lei si era presa gioco del suo cuore e della sua genialità. E Nietzsche, con tutto il suo carico di dolore, nonostante l’intelligenza e l’acume spropositato, pian piano avevo ceduto alla pazzia per finire in un cazzo di manicomio a mangiare i suoi stessi escrementi.

Iannozzi Giuseppe - Scrittore, giornalista, critico letterario

«Quando si ama qualcuno c’è sempre un problema. O forse è più giusto dire che è l’amore stesso un problema», dissi, abbozzando un sorriso compassionevole.»

[…]

Giunto a Torino, Friedrich respirò a pieni polmoni. L’emicrania, che lo perseguitava da tanto tempo, parve allentare la sua presa.
La stazione brulicava di gente. Non gli piaceva la confusione, gli dava il voltastomaco doversi scontrare con persone inadatte alla sopravvivenza, prive di volontà di potenza, più simili a dei manichini che non a dei perfetti Zarathustra.
A malincuore scavò in mezzo alla ressa, soffrendo le gomitate e gli aliti pesanti di quanti lo urtavano.
Torino gli faceva uno strano effetto. A differenza di altre città, la “Piccola Parigi” non era ancora del tutto corrotta. Così pensava, forse illudendosi. […]

Il male peggiore - Iannozzi Giuseppe - Edizioni Il Foglio

>>> Continua in libreria <<<

Critici, scrittori, lettori per Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne:

“È il caso di Giuseppe Iannozzi, il cui libro da poco uscito, “Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne”, edizioni il Foglio, ci fa conoscere le storie di personaggi più o meno illustri, presi a pretesto per sviluppare una narrazione che da esse germina e con esse ha un rapporto di forte contaminazione. È l’originalità di questa bella opera, che meriterebbe di essere conosciuta proprio per la sua struttura appassionata e coinvolgente. Da personaggi come Cesare Pavese, Primo Levi, Ezra Pound, Hermann Hesse, Howard Phillips Lovecraft, Che Guevara, Emilio Salgàri, Beppe Fenoglio, Francis Scott Fitzgerald, Jerome David Salinger, Amedeo Modigliani, Ernest Hemingway, e altri ancora, fermentano umori che oltrepassano la loro vita per trasferirsi in una immanenza che mescola all’incontro con la realtà i tenebrosi chiaroscuri di un’anima. “

Bartolomeo Di Monaco

Se vi piace il caffè amaro, questo libro è per voi. “Il male peggiore – storie di scrittori e di donne”, descrive un’umanità spaesata e alla deriva in un disincanto che si trascina di storia in storia.
Inizia con un racconto a capitoli dove Giacobbe, un giovane e impacciato scrittore ebreo, ci introduce nei meandri della psiche umana, dei suoi dubbi e disagi, di un’insoddisfazione diffusa.
Procede con una raccolta di racconti brevi che ci parlano di scrittori più o meno famosi o di semplici comparse; di donne viste con gli occhi degli uomini e da loro interpretate; di anime smarrite in macabri gironi; di un’umanità putrida e ormai senza speranza, persa nella più bieca deviazione.
Nonostante questo, la penna di Iannozzi sa essere tanto incisiva quanto lieve e il linguaggio dell’anima tradisce la sua poesia. Certe immagini ed espressioni annullano, da sole, ogni più feroce cinismo, mentre alcuni racconti carichi di lirismo si rivelano delle perle che rasentano il sublime. “

Giusy Elle

“L’autore affronta con grande determinazione e notevole coraggio la tragica e mitica dipendenza dell’uomo dalla bellezza femminile per poter sperare di raggiungere l’assoluto. Per far questo, accanto al personaggio principale Giacobbe, così come si presenta al mondo e a se stesso, inserisce in un modo inedito le storie di celebri scrittori, quali infinite e sfaccettate rappresentazioni interiorizzate della tragedia, nel protagonista stesso. Un’opera complessa, sincera e spietata che non passa sul lettore senza conseguenze.”

Lidia Popolano

“Questo libro è un urlo. Sì, avete capito bene. La scrittura di Giuseppe colpisce alla bocca dello stomaco, è sincera, è così dura da risultare, talvolta, anche scomoda. In questo romanzo il lettore si ritrova spettatore di vari e intriganti attimi di vita appartenuti ad alcuni importanti personaggi della letteratura (e non solo). Qui si parte per un viaggio nel tempo: allacciate le cinture e non temete, non dubitate, non dubitate, non dubitate… non dubitate…”

Nadia Fagiolo

“Il libro è scorrevole e ben scritto. Sullo sfondo, una umanità disperata, disillusa e fallita di cui Giacobbe è l’emblema. Lui giornalista a cottimo che riesce a stento a sopravvivere e che si porta dentro e dietro il senso di colpa giudaico. Lui scrive storie autobiografiche e non, in cui troviamo poeti come Ezra Pound, che non crede più nella poesia, Emilio Salgari che, stanco di una vita di sfruttamento e depresso, porrà fine ai suoi giorni. Nietzsche che passerà dalle stelle alle stalle del manicomio, vittima della sua stessa follia dopo essere stato respinto da una donna, e molti altri autori che hanno segnato la storia della Letteratura, come ad esempio Henry Miller e la sua relazione tormentata con Anaïs Nin, da cui uscirà incolume. UN LIBRO che si legge tutto d’un fiato. Bello il finale aperto.”

Elsa Crema Marmori

“Quanto può l’amore romantico influenzare la vita di uno scrittore fino a travolgerne l’intera esistenza? Quando l’amore romantico si trasforma in un elisir di felicità e quando invece veste i panni di una temibile rovina dai meccanismi di un domino?
E’ questo quello che Iannozzi Giuseppe (poeta, scrittore, giornalista e critico letterario) cerca di illustrarci fra le pagine del suo nuovo lavoro, cioè Il male peggiore.
Correte a leggerlo!”

Giulia Campinoti

È un libro che mi ha emozionata tantissimo, di grande valore artistico per l’impegno, la descrizione dei personaggi e la scelta dei contenuti!

Primula Galantucci

“Ritengo Iannozzi, uno Scrittore di rara bravura, coinvolgente, salutifero per la mente, emozionante.”

Angela Rini

Il male peggiore - Giuseppe Iannozzi - Edizioni Il Foglio

L’autore:

Iannozzi Giuseppe - 50 anniIannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio).
Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.

Ulteriori informazioni:

IL MALE PEGGIORE – GIUSEPPE IANNOZZI – ROMANZO EDIZIONI IL FOGLIO

La pagina dedicata al libro, su Facebook:

Il male peggiore – Iannozzi Giuseppe – Edizioni Il Foglio

Anche sul mio profilo Instagram:

Acquista online

acquista sulle librerie online

IBS AMAZON

Libraccio.it

MondadoriStore

Libreria Universitaria – Unilibro

La Feltrinelli 

Acquista IL MALE PEGGIORE dall’editore
scrivendo email a ilfoglio@infol.it

Il male peggiore. Storie di scrittori e di donneGiuseppe IannozziEdizioni Il Foglio – Collana: Narrativa – Pagine: 330 – ISBN: 9788876067167 – Prezzo di copertina: 16,00 €

Pubblicato in arte e cultura, attualità, consigli letterari, critica, critica letteraria, cultura, editoria, Iannozzi Giuseppe, letteratura, libri, narrativa, novità in libreria, quarta di copertina, recensioni, romanzi, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali, società e costume | Contrassegnato , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne – Giuseppe Iannozzi – Il parere di critici, scrittori, lettori

“Sfidare lo spazio” di Umberto Guidoni (Ugo Mursia Editore)

Entro la fine di questo secolo, i nostri nipoti lavoreranno sulla Luna, vivranno in avamposti permanenti su Marte e utilizzeranno materie prime provenienti dagli asteroidi: in una parola, l’umanità diventerà una vera specie interplanetaria

Umberto Guidoni

Sfidare lo spazio

ISBN: 9788842567059 – Pagine 208 – Euro 17,00

Ugo Mursia Editore

Sfidare lo spazio - Umberto Guidoni - Ugo Mursia Editore

Il 4 ottobre 1957, il mondo intero assistette al lancio dello Sputnik 1, il primo “compagno di viaggio” della Terra, l’evento che ha segnato l’inizio della sfida spaziale. Oltre sessanta anni dopo, i viaggi nello spazio sono diventati una realtà. Tra qualche anno torneremo sulla Luna, le prossime generazioni vedranno Marte dalla visiera di un casco ed esploreranno le lune dei giganti gassosi, e la “frontiera spaziale” si sposterà sempre più lontano dalla Terra, fino ai limiti del nostro Sistema Solare e oltre, verso lo spazio profondo, verso pianeti di altre stelle e, forse, potremo imbatterci in altre forme di vita o in vere e proprie civiltà extraterrestri.

«Il 2037 potrebbe essere la data per la prima missione con equipaggio verso Marte. Il veicolo cargo di supporto lascerebbe la Terra 2 anni prima, nel 2035, seguendo una traiettoria di minima energia che lo porterebbe a raggiungere Marte in poco più di 200 giorni. Il volo degli astronauti avverrebbe nel 2037 con tempi di transito di circa sei mesi per l’andata e altrettanti per il ritorno. Con un tempo di permanenza su Marte di un anno e mezzo, la durata totale della missione si aggirerebbe intorno ai 900 giorni. Buona parte di questo tempo verrebbe trascorsa sulla superficie di Marte, mentre i tempi di transito interplanetario sarebbero ottimizzati per ridurre al minimo l’esposizione dell’equipaggio alle radiazioni solari e ai raggi cosmici.»

Umberto Guidoni è nato nel 1954 a Roma, dove si è laureato con lode in Fisica. Ha compiuto il suo primo volo in orbita nel 1996 ed è stato il primo europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nel 2001. In veste di divulgatore, ha condotto rubriche sullo spazio in radio e TV, oltre a pubblicare libri per ragazzi, saggi e articoli. Per i suoi contributi, ha ricevuto la nomina di Grande Ufficiale e la medaglia della NASA per Exceptional Service. Gli è stato dedicato l’asteroide 10605-Guidoni. Con Mursia ha pubblicato insieme a Donato Altomare il romanzo Wormhole (2022).

Pubblicato in attualità, comunicati stampa, consigli letterari, cultura, editoria, libri, quarta di copertina, saggistica, scienza, segnalazioni, segnalazioni editoriali | Contrassegnato , , , , , , | Lascia un commento

I limoni. Annuario della Poesia in Italia — 2023 – a cura di Francesco De Nicola – Gammarò Edizioni

I limoni. Annuario della Poesia in Italia — 2023 – a cura di Francesco De Nicola

Pagine 260 – ISBN: 979-1280649539 – Prezzo: 21 euro

In libreria dal 18 aprile

Gammarò Edizioni

I limoni. Annuario della Poesia in Italia — 2023 - a cura di Francesco De Nicola - Gammarò Edizioni

Dopo il successo dei primi due numeri usciti rispettivamente nella primavera del 2022 e del 2023, ecco ora, sempre a cura di Francesco De Nicola ed edito da Gammarò, il terzo numero di questo originale – e probabilmente unico – annuario della poesia pubblicata in Italia nel 2023. Formano la rivista 10 saggi sulla poesia italiana e i suoi poeti e 46 recensioni sulle raccolte liriche più importanti uscite negli ultimi dodici mesi. Il volume è completato da un ampio notiziario su premi, convegni, traduzioni e saggi su importanti poeti.

Dopo il primo numero di “I limoni” uscito nella primavera del 2022 e riferito all’anno precedente, ecco ora, sempre a cura di Francesco De Nicola ed edito da Gammarò, esce il secondo numero di questo originale – e probabilmente unico – annuario della poesia pubblicata in Italia nel 2022. Vi sono presentate circa 50 recensioni sulle raccolte liriche più importanti uscite negli ultimi dodici mesi, precedute da alcuni saggi relativi al mondo della poesia: dalla sua importanza per i bambini alle sue presenze nelle antologie scolastiche, dalle valutazioni sulla fortuna editoriale dei libri di poesia alla riflessione sulla sua funzione nella nostra società. Sono inoltre presentati due giovani poeti, a loro volta preceduti dal ritratto di un “grande” del passato, Dino Campana, e di un altro poeta non più tra noi, poco noto in quanto tale ma famoso e apprezzato come cantautore: Bruno Lauzi. Il volume è completato dal ricordo di due importanti poetesse scomparse nel 2022 – Patrizia Cavalli e Biancamaria Frabotta – e da un ampio notiziario su premi, convegni, traduzioni e saggi su importanti poeti.

Redazione de I limoni

La Redazione è così composta: Domenico Adriano, Valentina Colonna, Francesco De Nicola (coordinatore), Giuseppe Grattacaso

Seguendo l’aureo principio secondo il quale “squadra che vince non si tocca”, ci siamo rimessi all’opera tutti e quattro, ricalcando l’impostazione di fondo del volumetto uscito nel 2022, ma pure introducendo alcune novità. Nella prima parte rimangono gli articoli su alcuni problemi legati al mondo della poesia: dei bambini e la poesia ha scritto Carla Boroni, la poesia nelle antologie liceali è stata esaminata da Fabio Contu, Francesco Napoli ha avanzato ben informate considerazioni sulla poesia oggi in relazione all’editoria italiana e Giuseppe Grattacaso ha ricordato Patrizia Cavalli e Biancamaria Frabotta; gli spazi per il recupero di poeti importanti non più tra noi sono stati dedicati al grande Dino Campana e al semisconosciuto a Bruno Lauzi ad opera rispettivamente di Maria Teresa Caprile e Francesco De Nicola, mentre Valentina Colonna ha presentato con i rispettivi testi in versi due giovani e promettenti poeti, Federica Imperato e Lorenzo Pataro. Rimane immutata la struttura delle recensioni di libri di poesia usciti nell’anno appena concluso e iniziata col recupero di un testo di primo Novecento di Mario Morasso; inoltre abbiamo aggiunto una sezione di Notizie – inevitabilmente incompleta – che presenta informazioni sia su volumi riguardanti la poesia o studi su autori ben noti, sia su traduzioni in italiano o dall’italiano di testi poetici, sia infine su premi letterari con i relativi vincitori. Andiamo avanti dunque nel nostro proposito, sperando con questo nostro lavoro di aumentare il numero di coloro nella cui vita esiste la parola “poesia” come occasione irripetibile di crescita interiore e di emozioni

(La Redazione)

Francesco  De Nicola, professore dal 1994 al 2021 di Letteratura Italiana Contemporanea nell’Università di Genova, dove ha creato e diretto dal 2010 al 2019 la Scuola di Lingua e Cultura Italiana per Stranieri, è stato visiting professor all’Università di Aix-en-Provence nel 2000 e dal 2015 insegna nel master di Cultura internazionale dell’Università di Granada. È autore di numerosi volumi di saggistica, tra i quali Introduzione a Fenoglio (Laterza, 1989), Introduzione a Vittorini (ivi, 1993), Gli scrittori italiani e l’emigrazione (Ghenomena 2009) e Dante tra noi (De Ferrari, 2020) e di antologie come 43 poesie per Genova (Gammarò, 2018); ha curato le ristampe di opere rare, come Bandiera bianca a Cefalonia (Mondadori, 1998) di Venturi, Sull’Oceano (ivi, 2003) di De Amicis e La giovinezza (Editori Riuniti, 2010di De Sanctis o inedite – La voce nella tempesta (Einaudi,1974) di Fenoglio e Lettere dal fronte (Archinto, 2014) di Ungaretti – e ha raccolto nel volume Ricomporre armonie (Oltre, 2020) le poesie di Bruno Lauzi. Organizzatore di numerosi eventi culturali, dal 2001 presiede il Comitato di Genova della “Dante Alighieri”, e dal 2021 è socio effettivo dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere.

Pubblicato in arte e cultura, comunicati stampa, consigli letterari, cultura, editoria, libri, quarta di copertina, saggistica, segnalazioni, segnalazioni editoriali | Contrassegnato , , , , , , , , , , , | 1 commento

Fabrizio Guarducci, “La partita delle emozioni” – Lorenzo de’ Medici Press

Fabrizio Guarducci, “La partita delle emozioni”

Pagine: 80 – ISBN: 9791280527073 – Prezzo di copertina: 12,00 €

Lorenzo de’ Medici Press

Fabrizio Guarducci, “La partita delle emozioni” - LdM

Quarta di copertina

Un professore assegna ai propri studenti un compito del tutto inaspettato: che cosa sono per voi le emozioni? Da questa novità prende il via un confronto e uno scambio di opinioni che coinvolge ragazze e ragazzi della classe intera.
Parallelamente, quegli stessi studenti si sfidano in una partita di pallavolo che dovrà stabilire chi sia il più forte: i maschi o le femmine?
Anche qui le strategie si confrontano e le diverse maniere in cui i ragazzi e le ragazze interpretano la partita porteranno verso un finale a sorpresa che chiude il racconto.
Ancora una volta Guarducci si interroga sui più delicati meccanismi dell’interiorità e ci invita a considerare la vita quotidiana e la realtà di tutti i giorni con un occhio diverso.
«Quando le sensazioni sono condivise, quando ne parliamo, quando le scambiamo nel dialogo, solo allora siamo veramente ‘noi’ e le sensazioni diventano emozioni. Così almeno le gioie aumentano e i dolori, almeno, si dividono, mentre ci sosteniamo a vicenda nel dialogo continuo. Quelle emozioni diventano sentimenti, la cosa più importante che ci lega l’uno all’altro.»

L’autore

Fabrizio Guarducci

Fabrizio Guarducci si è formato nella concezione sociale e umana di Giorgio La Pira. Dopo aver vissuto il movimento Underground alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti e aver conosciuto Guy Debord in Francia, ha aderito convintamente al Situazionismo.
Ha fondato il Dipartimento di Antropologia culturale dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici di Firenze. Ha insegnato Mistica, Estetica e Tanatologia, dedicandosi interamente alla ricerca dei linguaggi come strumenti per migliorare l’interiorità dell’individuo e per trasformare in positivo la realtà che ci circonda. È, inoltre, autore cinematografico: Paradigma italiano (premiato al PhilaFilm, 1993), Two days (2003) e Il mio viaggio in Italia (vincitore del Golden Eagle, 2005). Come autore, produttore e regista ha realizzato i film Mare di grano (2018), Una sconosciuta (2021) e Anemos (2022). Ha pubblicato i saggi La parola ritrovata (2013), Theoria. Il divino oltre il dogma (2020) e i romanzi Il quinto volto (2016), La parola perduta (2019), La sconosciuta (2020), Duetto (2021), Amor (2022), Il villaggio dei cani che cantano (2022) ed Eclissi (2022).

Pubblicato in arte e cultura, comunicati stampa, consigli letterari, cultura, editoria, letteratura, libri, narrativa, quarta di copertina, romanzi, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali | Contrassegnato , , , | Lascia un commento

Curare la sanità. Per una nuova politica della salute – Roberto Alfieri – Con un contributo di Gianni Tognoni – OLTRE Edizioni

Curare la sanità. Per una nuova politica della salute – Roberto Alfieri – Con un contributo di Gianni Tognoni

OLTRE Edizioni

Curare la sanità - Roberto Alfieri - OLTRE Edizioni

È in libreria “Curare la sanità. Per una nuova politica della salute” (Oltre Edizioni) di Roberto Alfieri, medico di sanità pubblica specializzato in Igiene e medicina preventiva e in Statistica medica, un saggio che ci fa comprendere quanto sia importante la sanità. Oggi, la sanità pubblica è molto a rischio: si parla di prevenzione, ma, quasi mai, nelle regioni esiste un sistema di prevenzione attivo, funzionale e funzionante. Ci si ammala più di ieri e una volta che si riesce ad accedere alle cure, per molti è già troppo tardi.

Roberto Alfieri fa il punto su quelle che potrebbero essere considerate delle società sane. Sappiamo bene che, oggi, le persone abbienti possono permettersi di andare nel privato, coloro che invece non hanno forti disponibilità finanziarie possono solo sperare nel SSN. Ci sono delle evidenti disuguaglianze sociali: i malati non sono tutti uguali, c’è chi può ricorrere a cure immediate e c’è chi è costretto ad affidarsi al servizio sanitario nazionale che ogni giorno perde pezzi, fondi, personale specializzato, medici, infermieri professionali, anestesisti, radiologi, etc. etc.
È evidente che se un povero si ammala ha meno possibilità di accedere a determinati servizi che potrebbero salvargli la vita.

Roberto Alfieri affronta tutti questi temi in “Curare la sanità. Per una nuova politica della salute”, un saggio che, senza giri di parole, fornisce al lettore risposte chiare e pratiche. Questo saggio dovrebbero leggerlo non solo i cittadini, ma anche tutti i politici affinché si rendano conto che una società sana è possibile solo laddove non esistono disuguaglianze. –

Giuseppe Iannozzi


È sorprendente constatare quanto sia sottovalutato il ruolo della politica nel condizionare la salute della popolazione. È la politica, infatti, che crea le condizioni per cui diventa più facile o difficile ammalarsi. E, nonostante ciò, stentiamo a credere che la salute sia maggiormente influenzata dal rischio di ammalarsi più o meno frequentemente piuttosto che dal fatto di essere curati dopo che ci ammaliamo. Occorre, perciò, fare chiarezza sulle potenzialità della politica e puntare su una maggiore solidità delle sue basi scientifiche e filosofiche. Quali sono le politiche che conducono a società sane? Quali scopi e quali metodi dobbiamo condividere in un mondo interdipendente e sempre più complesso? Qual è l’impatto delle disuguaglianze sociali? Quali attenzioni devono essere riservate, in particolare, ai poveri che appartengono alle nostre società?
L’obbiettivo di questo libro è offrire un contributo affinché ognuno di noi, ragionando su salute, benessere e giustizia sociale, avverta il peso della sua responsabilità in ambito politico e diventi più consapevole del ruolo che dovrebbe assumere.

Roberto Alfieri è un medico di sanità pubblica, specialista in Igiene e medicina preventiva e in Statistica medica, che ha diretto vari servizi nella città e nella provincia di Bergamo.
E’ stato professore a contratto presso l’istituto di Igiene e l’istituto di Statistica e biometria dell’università statale di Milano e presso l’istituto di Igiene dell’università La Sapienza di Roma. Con la stessa qualifica ha insegnato, negli ultimi venti anni, Politiche dei servizi sanitari e sociali presso il dipartimento di scienze umane dell’università di Bergamo. Ha pubblicato, tramite l’editore Franco Angeli, i libri Dirigere i servizio socio-sanitari: teoria e prassi per dirigere un sistema complesso e Le idee che nuocciono alla sanità e alla salute.

Curare la sanità. Per una nuova politica della saluteRoberto AlfieriOLTRE Edizioni – Collana: PBS – Prima edizione: aprile 2024 – Pagine: 252 – ISBN: 9791280075673 – Prezzo: € 21.00

Pubblicato in attualità, comunicati stampa, consigli letterari, cultura, editoria, Iannozzi Giuseppe, libri, medicina, politica, quarta di copertina, recensioni, saggistica, salute, segnalazioni, segnalazioni editoriali, società e costume, sociologia | Contrassegnato , , , , , | Lascia un commento

Il futuro · Francesco De Gregori (Testo originale: Leonard Cohen)

Il futuro · Francesco De Gregori

Testo originale: Leonard Cohen

Francesco De Gregori alla Festa del Partito Democratico di Modena il 16 settembre 2008

Francesco De Gregori alla Festa del Partito Democratico di Modena il 16 settembre 2008 Fonte: https://commons.wikimedia.org

Il futuro (album: “Vivavoce”, 2014) 

Adattamento in italiano di Francesco De Gregori

https://www.youtube.com/watch?v=R2y2ec-OQKc

Pubblicato in musica, video, YouTube | Contrassegnato , , , | 1 commento

“Un tipo elettrosensibile” di Demetrio Salvi – OLTRE Edizioni

Un tipo elettrosensibile

Demetrio Salvi

Prefazione di Diego Zandel

Postfazione di Paolo Orio,
presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili

OLTRE Edizioni

Un tipo elettrosensibile - Demetrio Salvi - OLTRE edizioni

Demetrio Salvi ha appena pubblicato “Un tipo elettrosensibile” (Oltre Edizioni, collana ‘Letture del mondo’ diretta da Diego Zandel). Non è fantascienza, l’elettrosensibilità è una patologia ambientale che produce notevoli problemi di salute in chi ne è colpito. Sul sito del Parlamento Europeo, in una interrogazione parlamentare, si evidenzia quanto segue: “L’elettrosensibilità è una patologia ambientale correlata all’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) artificiali ad alta e bassa frequenza i cui sintomi si manifestano a livello nervoso, cardiovascolare, respiratorio e cutaneo. Spesso la patologia si associa a sensibilità chimica multipla (MCS) e a fibromialgia. Recenti studi scientifici “peer reviewed” (2023) sull’esposizione real-life alla tecnologia 5G evidenziano in individui sani, bambini compresi, l’insorgenza di sintomi di elettrosensibilità (EHS), anche gravi, a livelli di campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEM/RF) di gran lunga inferiori a quelli ritenuti “sicuri” da ICNIRP. [….]”
“Un tipo elettrosensibile” è un romanzo basato sull’esperienza dell’autore Demetrio Salvi, ma è anche uno strumento per conoscere meglio l’elettrosensibilità, malattia misconosciuta ai più. Molti sono affetti da questa patologia ambientale, e molti non sanno di essere dei tipi elettrosensibili. Siamo di fronte a un problema serio che non deve assolutamente essere sottovalutato. La società moderna è sempre più invasa da potenti campi elettromagnetici, che certamente non giovano alla nostra salute.
La postfazione è firmata da Paolo Orio, presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili.
Riporto qui un estratto dall’introduzione firmata da Diego Zandel e vi invito a leggere “Un tipo elettrosensibile”, un lavoro che è molto più di un semplice romanzo.

Giuseppe Iannozzi


Piano. Piano. Inspira. Con calma. Lascia lavorare il diaframma. Il dolore è al centro del petto. Il cuore batte solo più forte. Espira. Perché ho risposto al cellulare? Se solo avesse funzionato il cordless. Il cellulare è cattivo, il cordless è buono. Il cordless non fa male. Almeno non fa molto male. Respiro. Il cellulare era sulla scrivania. L’ho visto prendere vita. Si è illuminato. Vibrava e squillava con quel suono odioso che ritrovo in infiniti altri cellulari simili. Ho spinto l’icona e, quella, è scivolata leggera fino alla fine. Ma nel momento preciso in cui la connessione è stata stabilita è scoppiato come una bomba, un muro invisibile mi ha colpito, mi ha spinto di lato, due metri più dietro. Un dolore profondo al petto. Il fiato spezzato. Niente più aria nei polmoni. Una paura che veniva da dentro e che si è impadronita del corpo. Nient’altro. Vuoto. Buio.

Non lo sapevo.
Questi sono gli appunti di un viaggio che avrebbe perversamente cambiato la mia vita: avrei navigato spesso su mari in tempesta e avrei imparato che, come l’Araba Fenice, per rinascere bisogna necessariamente e dolorosamente morire.

Dalla Prefazione di Diego Zandel

“Carissimo Diego, ero lì, sul tuo messaggio di qualche tempo fa, e non riuscivo a mettere assieme le idee giuste per raccontarti questa mia incredibile storia (e, ora, a pensarci, magari già te l’ho raccontata, non so…) Sono, insomma, diventato elettrosensibile: i cellulari (soprattutto), i televisori, i computer, i videoproiettori… tutto mi fa impazzire. Sono sofferenze difficili da definire e che finiscono, in genere, col provocarmi una spiacevolissima sensazione di soffocamento (inutile dirti che i medici, puntualmente, lo confondono con un attacco di panico). Per avere uno straccio di diagnosi sono dovuto andare a Varese, dove c’è una dottoressa (elettrosensibile!) che riesce a mettere assieme riferimenti e quant’altro per una patologia che, per lo Stato italiano, non esiste! E ci credo! Chi lo va a dire a quelli della Apple, della Samsung, della Microsoft che i loro strumenti fanno male? … e non è solo il cancro… Prendere un treno è per me impossibile – così come prendere un aereo o una nave. Ho smesso con Roma, quindi, e con Sentieri selvaggi. Intendiamoci: mi do da fare come un matto e continuo a progettare, ci mancherebbe. La fase acuta è passata, mi sono in parte abituato a questa strana allergia e mi difendo indossando, come i supereroi, magliette con fibra d’argento (non scherzo!) Ma, insomma, poi, quando sarai qui, ne parleremo…  Un abbraccio forte. Demetrio”.
Poi, a Napoli, quando ci siamo visti mi ha raccontato questa sua sensibilità, anzi elettrosensibilità, ed è scattata in me la proposta di chiedergli un libro che raccontasse la sua storia, mettendogli a disposizione la collana “Letture del mondo”, che da alcuni anni curo per la Oltre Edizioni. Una storia che credo interessi tutti, sapendo l’elettricità che oggi più che mai attraversa l’aria e i nostri corpi attraverso i cellulari, i computer, le tv, i frigoriferi, e tutte le altre tecnologie wireless che, ovunque, in casa e fuori, sul treno, sugli aerei, sulle navi e automobili, investono la nostra vita.
Demetrio Salvi ha accettato il mio invito, ed ora ecco qui, di seguito, la sua storia, scritta con la capacità che gli è propria dell’uomo di cinema.
Mi è sembrato poi giusto, affinché non si pensi a quello di Demetrio come a un caso isolato, posporre anche una postfazione del presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, Paolo Orio.

Demetrio Salvi è nato a Napoli nel 1961. Ha coniugato la sua attività di docente con quella di regista, sceneggiatore, scrittore, critico per il cinema e la televisione: ha realizzato documentari (tra gli altri: Il Matrimonio degli Alberi di AccetturaLa festa dei Morti a San Demetrio CoroneNel Regno di PulcinellaA Mozzarella Nigga) e sceneggiature per il cinema (Mai per sempre, per la regia di Fabio Massa). È stato direttore ai programmi per una nota emittente televisiva super regionale (Canale21). Ha fondato, nel 1999, assieme a Federico Chiacchiari, la Scuola di Cinema Sentieri selvaggi e ha diretto i corsi di Regia e Sceneggiatura. Ha scritto testi per l’Enciclopedia del Cinema Treccani, per riviste specializzate (Cineforum) e per una collana su autori del cinema contemporaneo edita da Sorbini. Ha tenuto corsi per l’IRRE Campania. È autore di alcuni manuali (Scrivere e girare un cortometraggioSul dialogoProntuario di sceneggiatura) e ha pubblicato il suo primo romanzo, I giornaletti sporchi, per le edizioni Città del Sole, nel 2006.

Un tipo elettrosensibileDemetrio Salvi – Prefazione di Diego Zandel – OLTRE Edizioni – Collana: Letture del mondo – Pagine: 178 – ISBN: 9791280075697 – Prezzo di copertina: € 16.00

Pubblicato in arte e cultura, attualità, comunicati stampa, consigli letterari, cultura, editoria, Iannozzi Giuseppe, letteratura, libri, narrativa, quarta di copertina, recensioni, romanzi, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali, società e costume | Contrassegnato , , , , , , , | Lascia un commento

“Un fascista” & “Liberarsi”. Due racconti brevissimi

Un fascista & Liberarsi

Due racconti brevissimi 

Giuseppe Iannozzi

Foto di Jonny Caspari su Unsplash

Foto di Jonny Caspari su Unsplash

Liberarsi

– Craig, un’altra…!
– Sei qui da stamattina…
– Non sono mica ubriaco.
– Non hai più un dollaro, o no?!
Sbuffo. Craig è un gran coglione, il più grande che io conosca: si farebbe fottere la moglie per due miserabili dollari.
Spengo quel che rimane del sigaro nel posacenere pieno di cicche, faccio poi per alzarmi: “Quand’è così, amico mio, spero che quando chiudi bottega un nano si prenda cura del tuo cazzo di culo.”
Non aggiungo altro.
Sento gli occhi di Craig addosso. Vuole vedere se mi reggo in piedi, poco ma sicuro. Crede che andrò a sbattere il muso per terra per farlo divertire. Le gambe mi reggono bene, fin troppo.
– Dove vai adesso?
– Il minimo che possa fare è di stare bene con me stesso, Craig.
Una volta all’aperto, decido di trovare un angolo buio per pisciare a lungo e in santa pace.

Un fascista

– Hai sentito quel tipo al parco?
– Lo hanno sentito tutti, peccato non avesse niente da dire.
– Hank, diavolo, quello invitava a bruciare libri e film…
– Non è affare che mi riguardi.
– Forse a te non interessa, ma a me sì…
– Io ho sentito solo un gran rumore di fondo al parco.
– Hank, per l’amor del cielo…!
– Lascia perdere il cielo… i piccioni non hanno bisogno di esser chiamati in causa per scagazzare in testa a qualcuno…
– D’accordo, d’accordo…
– Sai che ti dico? Niente.
Gorsh si fa scuro in volto, come sempre fa, quando non capisce.
Dopo due minuti buoni scoppia a ridere e infine sbotta: “Niente, niente, niente… è questo il segreto, porco diavolo!”
Annuisco per niente divertito e torno a trastullarmi la gola buttando giù un pessimo vino.

L’autore:

Giuseppe IannozziIannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.

Pubblicato in arte e cultura, attualità, cultura, Iannozzi Giuseppe, letteratura, narrativa, racconti, racconti brevi, scrittori, società e costume | Contrassegnato , , , , | Lascia un commento

Fabrizio Guarducci – Eclissi – Presentato al Premio Strega 2024 da Simonetta Bartolini

Fabrizio Guarducci – Eclissi

Pagine: 64 – ISBN: 9788899838454 – Prezzo: 12 euro

Lorenzo de’ Medici Press

Eclissi - Fabrizio Guarducci - LdM Press

Recensione

Eclissi di Fabrizio Guarducci ci invita a cercare il Divino

Giuseppe Iannozzi

“Eclissi” (Lorenzo de’ Medici Press) di Fabrizio Guarducci è stato presentato al Premio Strega 2024 da Simonetta Bartolini con la seguente motivazione: «Nel romanzo di Guarducci, il protagonista si trova d’improvviso sbalzato fuori dalle abitudini quotidiane, precipitato nel buio assoluto di un mattino imprevedibile. […] Il personaggio di Guarducci cerca il Divino. Ci dice infatti che non bisogna mai smettere di interrogarsi e di conoscersi. Dentro di noi c’è già tutto quel che serve per stare bene con noi, con gli altri e nel mondo. Ci dobbiamo conoscere, tirar fuori la nostra luce e non affidarci al dogma, ma cercare e trovare il Divino attorno a noi, attraverso noi. Il dramma della società contemporanea è che siamo sempre alla ricerca di appigli emotivi temporanei e non di sentimenti veri. Il romanzo di Guarducci, sottile nella scrittura come una trina antica, riporta il lettore alla scoperta della propria interiorità con una leggerezza che ha il sapore di una umanissima metafora del nostro inquieto mondo contemporaneo.»

“Eclissi” di Fabrizio Guarducci è, per certi versi, un romanzo atipico, che potrebbe dar fastidio a qualcuno, l’autore, infatti, invita i lettori a guardare al Divino così come fecero i Catari, attivi durante il Medioevo, dal X al XIV secolo. La Chiesa condannò subito il Catarismo, definendolo un movimento ereticale; e non contenta si scagliò pure contro i gatti che riteneva fossero l’incarnazione di Lucifero. Il Catarismo si fondava sul rapporto oppositivo fra materia e spirito.
L’autore di “Eclissi” ci invita a scoprire la nostra interiorità e ad abbandonare il superfluo. La nostra società è sostanzialmente basata sul consumismo, e i nostri sentimenti sono effimeri e non di rado ricchi di una falsità a dir poco nefasta. Non siamo mai contenti, vogliamo sempre di più, stiamo dietro alle mode più assurde, leggiamo riviste patinate e non ci perdiamo un solo gossip. La nostra anima è piena di buio e la luce del sole (del Divino) non riesce neanche a sfiorarla.
“Eclissi” è un romanzo breve ma ricco di sostanza, che ci consiglia di far fuori l’egoismo, l’ipocrisia e i dogmi che albergano in noi.


Eclissi di Fabrizio Guarducci, romanzo proposto da Simonetta Bartolini al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione:

«Nel romanzo di Guarducci, il protagonista si trova d’improvviso sbalzato fuori dalle abitudini quotidiane, precipitato nel buio assoluto di un mattino imprevedibile. Lorenzo, il protagonista, apre gli occhi e per un attimo prova la sensazione di essersi svegliato in un luogo diverso da quello abituale: una fugace sensazione di spaesamento che, come una vertigine, dura solo pochi secondi. Poi, pian piano, cerca di abituare gli occhi all’oscurità assoluta e scorge, a malapena distinguibili, le travi in legno che reggono il soffitto della camera. Ma la tranquillizzante certezza di essere effettivamente a casa dura tanto poco quanto lo spaesamento con cui si è svegliato. Perché mai è così buio e il sole è scomparso? Prende così il via una lieve narrazione umanissima che si interroga sul senso e sul valore delle convinzioni e ripercorre l’esistenza alla ricerca del Divino. “Le domande che ci poniamo nel cuore della notte sono quelle più importanti e risolutive della nostra esistenza” ricorda Paolo Crepet e Guarducci, seguendo questa suggestione, mette in scena una delicata allegoria della presa di coscienza. Se un mattino dovesse accadere che il mondo è rimasto al buio, saremmo noi a dover andare a cercare le nostre fonti di luce, non all’esterno ma dentro di noi: ciò che importa, ci dice Guarducci, è riscoprire la scintilla divina e alimentarla con la spiritualità. La luce ci dona le cose, ma è il buio che ci permette di interrogarci, di cercare e di tornare a scoprire. “Servono momenti di buio in cui ci ricordiamo della potenza dei colori e del vento“, così scrive. Il personaggio di Guarducci cerca il Divino. Ci dice infatti che non bisogna mai smettere di interrogarsi e di conoscersi. Dentro di noi c’è già tutto quel che serve per stare bene con noi, con gli altri e nel mondo. Ci dobbiamo conoscere, tirar fuori la nostra luce e non affidarci al dogma, ma cercare e trovare il Divino attorno a noi, attraverso noi. Il dramma della società contemporanea è che siamo sempre alla ricerca di appigli emotivi temporanei e non di sentimenti veri. Il romanzo di Guarducci, sottile nella scrittura come una trina antica, riporta il lettore alla scoperta della propria interiorità con una leggerezza che ha il sapore di una umanissima metafora del nostro inquieto mondo contemporaneo.»

Quarta di copertina

Nel nuovo romanzo di Guarducci, il protagonista si trova d’improvviso sbalzato fuori dalle abitudini quotidiane, precipitando nel buio assoluto di un mattino imprevedibile.

«Lorenzo apre gli occhi e per un attimo prova la sensazione di essersi svegliato in un luogo diverso da quello abituale: una fugace sensazione di spaesamento che, come una vertigine, dura solo pochi secondi. Poi, pian piano, abitua gli occhi all’oscurità e scorge, quasi indistinguibili, le travi in legno che reggono il soffitto della camera. Ma la tranquillizzante certezza di essere effettivamente a casa dura tanto poco quanto lo spaesamento con cui si è svegliato. Perché mai è così buio

Una parabola umana che si interroga sulle proprie convinzioni e ripercorre la propria esistenza alla ricerca del Divino.

Fabrizio Guarducci si è formato nella concezione sociale e umana di Giorgio La Pira. Dopo aver vissuto il movimento Underground alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti e aver conosciuto Guy Debord in Francia, ha aderito convintamente al Situazionismo. Ha fondato il Dipartimento di Antropologia culturale dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici di Firenze. Ha insegnato Mistica, Estetica e Tanatologia, dedicandosi interamente alla ricerca dei linguaggi come strumenti per migliorare l’interiorità dell’individuo e per trasformare in positivo la realtà che ci circonda. È, inoltre, autore cinematografico: Paradigma italiano (premiato al PhilaFilm, 1993), Two days (2003) e Il mio viaggio in Italia (vincitore del Golden Eagle, 2005). Come autore, produttore e regista ha realizzato i film Mare di grano (2018), Una sconosciuta (2021) e Anemos (2022). Ha pubblicato i saggi La parola ritrovata (2013), Theoria. Il divino oltre il dogma (2020) e i romanzi Il quinto volto (2016), La parola perduta (2019), La sconosciuta (2020), Duetto (2021) Amor (2022)  Il villaggio dei cani che cantano. (2022) e La partita delle emozioni (settembre 2023).

Pubblicato in arte e cultura, attualità, comunicati stampa, consigli letterari, critica letteraria, cultura, editoria, letteratura, libri, narrativa, quarta di copertina, recensioni, romanzi, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Fabrizio Guarducci – Eclissi – Presentato al Premio Strega 2024 da Simonetta Bartolini

David Bowie – Valentine’s Day (Video)

David Bowie – Valentine’s Day (Video)

David Bowie - Valentine's Day

https://www.youtube.com/watch?v=S4R8HTIgHUU

Pubblicato in musica, video, YouTube | Contrassegnato , | 1 commento

I templari lungo la via Emilia occidentale. Storia e leggende – Alberto Cavazzoli – CN/Oligo

I templari lungo la via Emilia
occidentale. Storia e leggende

ALBERTO CAVAZZOLI

Alla ricerca dei luoghi templari in Emilia

Pagine 104 – ISBN: 979-1281152373 – 15 Euro

CN/Oligo

I templari lungo la via Emilia occidentale. Storia e leggende - Alberto Cavazzoli

«Le Templiers sont parmi nous» scriveva il noto e controverso scrittore francese Gérard De Sède, «i Templari sono fra di noi», e ancora qui tra noi possiamo trovare “frammenti” della loro presenza. Perché i monaci guerrieri non furono presenti solo in Terra Santa o in Francia, ma per almeno due secoli stanziarono sulla più grande arteria viaria dell’Italia, la via Emilia, proteggendola e portando in quei territori le straordinarie conoscenze che avevano acquisito in oriente. Alberto Cavazzoli, esperto di esoterismo e leggende medioevali, ci guida alla scoperta di quanto ancora rimane dei luoghi templari emiliani: resti di commende, magioni, ospitali e chiese che, a dispetto della damnatio memoriae che colpì l’ordine, si scoprono nelle città oppure abbandonati nelle campagne.

Premessa. Dei cavalieri dell’ordine del Tempio di Gerusalemme si è detto e scritto molto, quindi non mi prodigherò nella narrazione della loro straordinaria storia, ritenendo plausibile che chi leggerà questo libro ne sia già a conoscenza. Mi spingerò invece, per darne un resoconto il più particolareggiato possibile, verso quei luoghi e quelle terre dove i Templari hanno vissuto, terre che si estendono lungo la Pianura Padana, a conferma che i cavalieri non furono presenti solo in Terra Santa o in Francia: almeno per due secoli, infatti, stanziarono sulla più grande arteria viaria dell’Emilia, proteggendola e portando in quei territori le straordinarie conoscenze che avevano acquisito in Terra Santa. «Le Templiers sont parmi nous» scriveva il noto e controverso scrittore francese Gérard De Sède, «i Templari sono fra di noi», e ancora qui tra noi possiamo trovare “frammenti” della loro presenza: resti di commende, magioni, ospitali e chiese che, a dispetto della damnatio memoriae che colpì l’ordine, si scoprono tra le città oppure abbandonati nelle campagne. (A. Cavazzoli)

Alberto Cavazzoli si occupa da molti anni di tematiche esoteriche e ha fatto ricerche approfondite sul Sangue di Cristo a Mantova e la presenza dei Templari nel centro-nord Italia. Ha collaborato con riviste quali “Templari” (Edizioni Trentini), “Graal” (Edizioni Hera), “Italia Misteriosa”, “Fenix” e con i portali www.edicolaweb.net (il portale del mistero) e www.angolohermes.com che si occupa di simbolismi. Per Aliberti Editore ha dato alle stampe Alla ricerca del Santo Graal nelle terre dei Gonzaga e Il Codice Dan Brown (con lo pseudonimo di Cesare Ferrando), mentre per Il Rio Edizioni Ferrante Gonzaga. Biografia ufficiale e segreta di un Principe dell’Impero e la guida I templari a Mantova. Con Amazon Kindle ha pubblicato il romanzo Una ex septem. Ha partecipato alla puntata di Voyager (Rai2) del 12 dicembre 2016 nel servizio dedicato a Mantova e al Sangue di Cristo.

Pubblicato in arte e cultura, attualità, comunicati stampa, consigli letterari, cultura, editoria, libri, quarta di copertina, saggistica, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali, storia - history | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su I templari lungo la via Emilia occidentale. Storia e leggende – Alberto Cavazzoli – CN/Oligo

A cura di Maria Pia Pagani “Primadonna. Novelle per Eleonora Duse” (Bibliotheka Edizioni)

QUANDO LA DIVA ELEONORA DUSE ISPIRAVA NOVELLE AI GRANDI SCRITTORI

Nel centenario della morte dell’attrice, un libro di Bibliotheka raccoglie per la prima volta scritti di D’Annunzio, Panzini Ojetti, Gozzano e Moretti

A cura di Maria Pia Pagani

Primadonna. Novelle per Eleonora Duse

Postfazione di Toni Iermano

Pagine 252, 18 euro, ebook 4,99 euro, ISBN: 9788869349133

Dal 5 aprile in libreria

Bibliotheka Edizioni

Diva, icona, musa ispiratrice e superba attrice di teatro, Eleonora Duse, di cui quest’anno si celebra il centenario della morte, era arrivata al successo nonostante una lunga gavetta che le aveva fatto conoscere la fame, la mancanza di una stabilità domestica e pesanti delusioni affettive.

La sua immagine si è radicata nell’immaginario collettivo anche grazie alle novelle di vari autori italiani che – per la prima volta – vengono presentate nel libro Primadonna. Novelle per Eleonora Duse, in uscita il 5 aprile per le edizioni Biblotheka (252 pagine, euro 18,00, ebook a 4,99). Il libro è a cura di Maria Pia Pagani, ricercatrice all’Università di Napoli Federico II, socio del Pen Club, collaboratrice della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” e membro del Comitato nazionale per le celebrazioni della morte dell’attrice.

La galleria testuale restituisce la vita dell’attrice, nata a Vigevano, in provincia di Pavia, attraverso lo sguardo attento dei suoi contemporanei: tutti scrittori e scrittrici più o meno noti al grande pubblico, e appassionati di teatro. Una galleria che abbraccia un arco temporale che va dal 1887 al 1925, ovvero da quando la diva comincia a brillare come primadonna a livello internazionale, a un anno dopo la sua morte. Autore d’eccezione è il Duca Minimo, pseudonimo con il quale si firmava il cronista mondano Gabriele d’Annunzio, senza dimenticare Alfredo Panzini e Ugo Ojetti, Guido Gozzano e Marino Moretti. Tra i vari aspetti, affiora anche una geografia che tocca le principali città italiane in cui la primadonna riscosse i maggiori successi: Roma, Torino, Napoli, Venezia, Firenze, Milano e Trieste.

Per tutti la Duse è la sirena delle profondità marine che dona fascino e raffinatezza alla narrazione: la sua celebrità serve a elevare la vicenda, sia quando è menzionata esplicitamente, sia quando e soltanto allusa. Il suo e il richiamo stellare in mezzo a tanti protagonisti sconosciuti e schiacciati dal grigiore della quotidianità”, spiega nella postfazione Toni Iermano, ordinario di Letteratura italiana e presidente dei Corsi di studio in Lettere all’Università di Cassino.

Quando la primadonna diviene anche la protagonista di una novella, “la narrazione si tinge di mitologia e la protagonista appare ai suoi contemporanei avvolta in una vita fiabesca e olimpica”, prosegue Iermano. È quel dettaglio che insegue le tendenze e le mode dominanti e alza le tirature del “prodotto”: gli autori del tempo lo sapevano, e ciascuno, a suo modo, provava a dialogare con le attese entusiastiche del pubblico dei lettori.

Per Eleonora Duse essere primadonna era uno status che andava ben oltre il sistema dei ruoli imperante nella scena italiana. Era infatti una condizione pressoché naturale, per un’anima come la sua. In quanto “figlia d’arte”, sapeva bene che nel mondo del teatro esistevano delle gerarchie, ma era intenzionata a starci dentro a modo suo: si era perciò costruita un cammino contraddistinto da scelte di repertorio non convenzionali per la sua epoca, aveva affrontato molte tournée internazionali, suscitava con la gestione della sua impresa teatrale e della sua immagine divistica l’attenzione di critici e giornalisti, nonché di pittori e fotografi.[…] Va detto che il rapporto di Eleonora con il pubblico e stato spesso conflittuale e assimilato a una forma di martirio bianco, ma la sua scalata al successo e andata indiscutibilmente di pari passo con la conquista della celebrità mondana. Per molto tempo ella ha considerato la massa degli spettatori come una belva famelica da domare, oppure un mostro munito di tanti occhi da cui doversi difendere. Soltanto nella vecchiaia, dopo i lunghi anni del suo silenzio artistico, e giunta a una sorta di riappacificazione che l’ha portata a considerare la sua arte come un dono da offrire agli spettatori.

(dall’introduzione di Maria Pia Pagani)

Maria Pia Pagani
Ricercatrice in Discipline dello Spettacolo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dottore di ricerca in Filologia Moderna, è socio del Pen Club e collabora da anni con la Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”.
È autrice di molti studi sul teatro nelle terre slave, il teatro dannunziano e la figura di Eleonora Duse, pubblicati dalle maggiori case editrici mondiali.
È membro del comitato scientifico di varie riviste accademiche internazionali, tra cui “Stanislavski Studies”.
Dirige la collana di studi teatrali e sullo spettacolo “Il Parlaggio”, ed è responsabile per l’Italia nel progetto internazionale “The Theatre Times”.
Tra le sue pubblicazioni recenti: Ammiratrici di Eleonora Duse (2022); Creatura di poesia. Vita in versi di Eleonora Duse (2023); Goldoni al Vittoriale (2023).
È membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni della Morte di Eleonora Duse (1924-2024).

Pubblicato in anticipazioni, arte e cultura, consigli letterari, cultura, editoria, letteratura, libri, libri di racconti, narrativa, quarta di copertina, scrittori, segnalazioni, segnalazioni editoriali | Contrassegnato , , , , | 1 commento

Breve storia di delitti in libreria – Massimo Gatta – Premessa di Norberto Melis 

Breve storia di delitti in libreria – Massimo Gatta – Premessa di Norberto Melis

Librerie come scene del crimine: un avvincente viaggio tra libri e misteri, con storie affascinanti di delitti che si svolgono tra gli scaffali. Un must per ogni fan dei bibliomysteries che ama l’intrigo e desidera scoprire il lato “oscuro” del mondo dei libri.

Graphe.it Edizioni

Contiene un poster con indizi fondamentali per la lettura.

Breve storia di delitti in libreria - Massimo GattaAvete mai letto di qualcuno che sia stato ucciso in una libreria? È cosa quantomeno molto rara. Nel noir di tutte le epoche e nazioni, invece, accade talora che bibliomani, cacciatori di libri, librai ed editori finiscano coinvolti in omicidi più e meno efferati, e non sempre risolti. Pur se in tirature di nicchia, le storie di questo tipo sono sufficientemente numerose da essersi guadagnate addirittura una, ormai celebre, definizione: bibliomysteries. Da Gustave Flaubert a Hans Tuzzi, le sale nelle quali un avido lettore si inoltra per cercare vicende immaginarie di delitti sono talvolta esse stesse immaginarie, e al loro interno si consumano crimini due volte letterari. Ed ecco, un libro che ne parla, triplicandone la dimensione.

Sarebbe arduo, se non impossibile, scovare nelle cronache di ieri e di oggi delitti, o altri fatti di sangue, avvenuti in librerie reali. Inoltre molto difficilmente troverete documentata, tra i frequentatori di librerie, la tipologia “assassino/a”, neppure là dove tante altre tipologie di frequentatori sono state pazientemente, e simpaticamente censite, e cioè in Seven Kinds of People You Find in Bookshops, del libraio Shaun Bythell. Ammesso che sia possibile analizzare a tappeto l’intero panorama della stampa quotidiana o periodica degli ultimi tre secoli è quasi certo che nessun fatto di sangue emergerebbe perpetrato tra le mura ovattate delle librerie, siano esse vecchie o nuove, grandi o piccole, di catena, specialistiche o d’antiquariato. Bisognerebbe forse rivolgersi al cinema, dove a volte tali eventi fanno parte della trama. Ad esempio in Doppio delitto di Steno, o in Exes (2006) di Martin Cognito, dove una libraia viene uccisa nel proprio negozio, seguendo un preciso e macabro rituale; oppure in Zodiaco. Il libro perduto (2012) di Tonino Zangardi, nel quale la scena luttuosa si svolge in una libreria di Praga dove il protagonista si reca per acquistare un rarissimo libro di Nostradamus ritenuto perduto: il libraio antiquario viene improvvisamente e misteriosamente assassinato da uno sconosciuto entrato nella stanza. Anche nel thriller L’amore infedele (2002), di Adrian Lyne, un libraio fa una brutta fine: il bel Paul Martel viene infatti brutalmente assassinato dal marito della sua bionda amante; e in uno dei capolavori barocchi di Peter Greenaway, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1984), il libraio Michael viene ucciso dal marito dell’amante Georgina, il criminale Albert Spica, che gli fa ingoiare le pagine del suo libro preferito.

Massimo Gatta (Napoli, 1959) è bibliotecario dell’Università degli Studi del Molise. Studioso di editoria del Novecento, tipografia privata, bibliografia, grafica aziendale, storia della carta, storia della libreria, storia della bibliofilia e di aspetti paratestuali del libro. Nell’ambito di tali settori ha organizzato diverse mostre bibliografiche.
Ha collaborato al supplemento domenicale de «Il Sole 24 Ore». Da venti anni collabora al periodico «Charta», oltre che a «La Bibliofilia», «Bibliologia. An International Journal of Bibliography, Library Science, History of Typography and the Book», «Paratesto. Rivista internazionale», «ALAI. Rivista di cultura del libro», «PreText», «Fogli. Rivista dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano», «la Biblioteca di via Senato», «Utz», «Percorsi», «ImPressioni», «Colophon», «L’Esopo», «Wuz», «Cartevive», «Il Domenicale», «Leggere:Tutti», «MenSa. Culture e piaceri della tavola», «Contributi biblioteconomici». Fa parte del comitato di redazione di «ALAI. Rivista di cultura del libro», organo dell’Associazione Librai Antiquari d’Italia e della Collana “Piccola Biblioteca Umanistica”, edita da Olschki e del comitato scientifico de «la Biblioteca di Via Senato». È direttore editoriale della casa editrice Biblohaus di Macerata, specializzata in bibliografia e bibliofilia. Per l’editore Palladino di Campobasso ha diretto la Collana “DAT – Documenti d’Arte Tipografica”.
È autore di circa cinquecento pubblicazioni, tra le ultime: L’Aldo degli scrittori. La figura e l’opera di Aldo Manuzio nell’immaginario narrativo (secoli XVI-XXI), (Biblohaus, 2018), Metallibri. Latta, ferraglia & bulloni nell’editoria futurista (Biblohaus, 2018), Segnalibro (Babbomorto editore 2018) e Librai, librerie et amicorum. Appunti per una bibliografia (Biblohaus, 2018), Come e perché mantenere in perfetto disordine i propri libri (FuocoFuochino, 2019).

Breve storia di delitti in libreriaMassimo Gatta – Premessa di Norberto Melis – Graphe.it Edizioni – Collana Parva [saggistica breve], 38 – Pagine: 60 -Prima edizione: 03/2024 -ISBN 9788893722186 – Prezzo: 9,50 €

Pubblicato in comunicati stampa, critica letteraria, cultura, editoria, libri, novità in libreria, quarta di copertina, saggistica, segnalazioni, segnalazioni editoriali, Uncategorized | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Breve storia di delitti in libreria – Massimo Gatta – Premessa di Norberto Melis 

Francesco Guccini – Venerdì santo / L’ultima Thule / Bella ciao

Francesco Guccini

Venerdì santo / L’ultima Thule / Bella ciao

Guccini – caricatura realizzata da Riccardo Lenski

Francesco Guccini - by Riccardo Lenski

Venerdì santo

https://www.youtube.com/watch?v=Z7boUWfL6Y8


L’Ultima Thule 

https://www.youtube.com/watch?v=BLc4fl4OAKY

Bella ciao

https://www.youtube.com/watch?v=UemC8DkGrPo

Pubblicato in arte e cultura, caricature, cultura, musica, poeti, video, YouTube | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Francesco Guccini – Venerdì santo / L’ultima Thule / Bella ciao

Padre e Figlia – Violetta

Padre e Figlia – Violetta

Iannozzi Giuseppe

Foto di Illia Panasenko su Unsplash

Foto di Illia Panasenko su Unsplash

per Viola Corallo (Vany),
dolcissima bambina

PADDR E FIGLIA

Il sorriso
non lo perdere oggi,
ché quando lo perdi lo perdi
e più non torna indietro.

Se un raggio di sole
– che non credevi –
di sguincio
le tue labbra le sfiora,
non rifiutare il dono
che Natura ti fa
perché sia tua la possibilità
di mettere in luce
la bellezza, quella forza
che nell’anima tua,
in un cantuccio,
riposa.

Se vero è
che sol siam qui
e di passaggio,
non ci manchi
però il coraggio
col sorriso di stordir
gl’idioti a piede libero
che, con sguardo truce,
nella rassegnazione
sconfitti e rassegnati
ci vedrebbero bene.

Le lacrime
dal virginal faccino
presto asciuga;
da lassù qualcuno spia,
spia la bella figlia sua
che in dolori e affanni
or la tenerezza macera;
spia il Padre la figlia bella
che ieri, da mane a sera,
sempre per lui era
l’òpra sua più sincera,
di benedizione degna.

VIOLETTA

Amici, addio!
Dir non so perché proprio a me
Si fa di nebbia il mondo dattorno
Non ho idea, davvero dir non so
quale mostro mi abbia travolta,
sento però la vita mia scivolar via

Addio, miei cari!
Libera e felice ero,
lungo i bordi dei campi veloce correvo,
e a Dio sorridevo,
con anima solare gli sorridevo
Ma d’improvviso il fato mio,
dolore lancinante mai provato prima;
ansimante rimango,
e in bocca sapor di ferro,
e negli occhi l’immagine brutta
d’un cielo che mi frana addosso

Dove sono adesso gli angeli
che con tutte le mie forze,
nell’età dell’innocenza e non solo,
ho accarezzato e difeso?

All’orecchio un bisbiglio
non mi dice di non temere,
sol m’invita al coraggio,
stringere forte i denti
anche se è tanto il male
che ho da sopportare

Amici, cari miei, vi amo tutti
Prometto, non vi lascerò
Ma qualche volta, di nascosto
o no, piangerò lacrime sottili
Perché questo è il carattere mio
Perché è nel cuor mio di donna
che s’annida la mia vera forza

Pubblicato in amicizia, amore, arte e cultura, cultura, Iannozzi Giuseppe, poesia | Contrassegnato , , , , , | 3 commenti