Occhi di Cielo (Colombe e colombi)

Occhi di Cielo

(Colombe e colombi)

di Giuseppe Iannozzi

bambina

Un giorno che stavo davvero giù, una bimba mi si fece dappresso. Io stavo seduto al parco a dar da mangiare ai piccioni, gettavo loro le più delicate briciole del mio panino. Era un giorno triste per me, perché la mia ragazza mi aveva lasciato, su due piedi, senza neanche darmi una spiegazione. Non mi erano state lasciate molte possibilità: o spararmi o sparare alla mia ex, o dare da mangiare ai piccioni. Ho scelto di dividere il mio panino con i piccioni. Le briciole, le beccavano tutte. Quei piccioni non se ne lasciavano dietro una, e le colombe – poche in verità – erano le più affamate. Beccavano le briciole, le rubavano quasi da sotto i becchi dei colombi. Tra il piumaggio grigio-azzurro dei maschi, impossibile era non notare il bianco delle colombe e il loro incedere che preludeva a un veloce volare lontano. Mi facevano un po’ tenerezza, ma anche pena; erano così simili a noi uomini quei colombi e quelle poche colombe. A ogni modo, una bimba, piccola davvero – non avrà avuto più di sei anni –, all’improvviso, quando ormai mi ero rassegnato alla solitudine, si presentò a me, dicendomi queste esatte parole: “Perché sprechi il tuo tempo?”
Io la guardai dritto negli occhi: erano belli, d’un azzurro immacolato. E mi ci volle un secondo solo per capire che quella bimba era tanto, tanto intelligente.
Le risposi: “A dirla tutta, bella bimba, sto solo dando da mangiare ai piccioni.”
E lei: “A me invece sembra che tu stia sprecando il tuo tempo.”
“E perché mai?”
”Lo trovano da mangiare. Lo trovano”, disse con voce ben chiara, sicura di sé.
”Sì, ma se nessuno gliene dà, mica lo trovano il cibo.”
Lei mi sorrise un po’ tristemente: “Guardati intorno.”
Mi guardai intorno, e vidi altri mille uguali a me che stavano dando da mangiare ai piccioni.
Quando tornai a posare lo sguardo sulla bimba, quella non c’era già più.
Me l’ero sognata? immaginata?
Mi guardai intorno, la cercai, ma niente. Sparita. E con lei erano scomparsi i suoi bellissimi Occhi di Cielo. Con lei se n’era andata via, completamente, la residua innocenza che si ostinava a resistermi dentro al petto.
In mano avevo ancora un pezzetto del mio panino che avevo sciupato per farne briciole da dare ai piccioni. Era poco, giusto un boccone crostoso: non ci pensai su due volte e me lo cacciai in bocca, masticai a lungo impastandolo con la saliva e inghiottii, dopodiché mi alzai dalla panchina. Ero rimasto seduto per troppo tempo, e le membra erano un po’ tanto intorpidite. Mi stirai. E quasi senza rendermene conto sbadigliai, e lentamente attraversai lo spiazzo dove stavano i piccioni. Al mio passaggio, quelli presero il volo spaventati.
Uscii dal parco e tornai a respirare l’aria inquinata della città. Tornai alla realtà, a vivere sotto un cielo nero di nubi e di smog. Ero ancora oppresso dalla solitudine. Però ora sapevo con assoluta certezza di non essere il solo.
Forse un giorno incontrerò nuovamente la bimba dagli Occhi di Cielo. Forse.

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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2 risposte a Occhi di Cielo (Colombe e colombi)

  1. romanticavany ha detto:

    Che bella narrazione, molto delicata .I bambini sono ingenui, ma comprendono a volte il senso della vita meglio degli adulti.
    In quanto alla solitudine, forse eri in quel giardino in cerca di alcuni momenti per pensare o per scrivere o per restare solo. La vita in questo periodo si prospetta in modo molto negativo, se accendi la Tv , ascolti una stillicidio continuo di brutte notizie, che mettono paura ed ansia. Meglio avere le visioni di un mondo migliore come hai scritto tu, incontrando quella dolce bambina:)
    Buona serata Domenicale, un abbraccio e 1 Bacio. Ciao King ♥ ♥ ♥

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  2. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Spesse volte i bambini vedono più di noi, vedono quello che si annida nel nostro animo. Una volta adulti diventiamo incapaci, nella maggior parte dei casi, di vedere dentro di noi.
    La storia umana è costellata di accadimenti brutti. E’ fuor di dubbio che il periodo storico che stiamo vivendo è tra i più difficoltosi che l’umanità abbia mai conosciuto.

    Buongiorno, cara Violetta. Un bacio e buon lunedì. ❤

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