Carlos Ruiz Zafón: “Esistiamo fintanto che siamo ricordati.”

Carlos Ruiz Zafón

“Esistiamo fintanto che siamo ricordati.”

(Barcellona, 25 settembre 1964 – Los Angeles, 19 giugno 2020)

Carlos Ruiz Zafón

Carlos Ruiz Zafón (Barcellona, 1964 – Los Angeles, 2020) ha raggiunto il successo nel 2002 con L’ombra del vento, l’inizio della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati. Le sue opere sono tradotte in più di 40 lingue.

Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.

A quell’epoca, la morte non viveva ancora nell’anonimato e la si poteva vedere e annusare dappertutto mentre divorava anime che ancora non avevano avuto nemmeno il tempo di peccare.

Nel mio mondo, le grandi speranze vivevano solo fra le pagine di un libro.

Erano anni in cui si cresceva in fretta, e quando l’infanzia si sbriciolava tra le loro mani molti bambini avevano già lo sguardo da vecchi.

Non posso morire, dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.

Il gioco dell'angeloL’invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato. Fortunato colui al quale latrano i cretini, perché la sua anima non apparterrà mai a loro.

Il tempo cura tutto, pensai, meno la verità.

Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano.

La gente normale mette al mondo dei figli; noi romanzieri dei libri. Siamo condannati a metterci la vita, anche se quasi mai ce ne sono grati. Siamo condannati a morire nelle loro pagine e a volte perfino a lasciare che siano loro a toglierci la vita.

da Il gioco dell’angelo

Il palazzo della MezzanotteLa linea che separa i sogni dagli incubi è sottile come un ago e ben presto le ombre del passato tornarono a presentare il conto.

La vita è come la tua prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come funziona hai già perso.

Nulla è difficile da credere come la verità e, al contrario, niente è più seducente della forza della menzogna quanto maggiore è il suo peso.

Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò in cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.

da Il Palazzo della Mezzanotte

Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.

In questa vita si perdona tutto, tranne dire la verità.

da Il prigioniero del cielo

L'ombra del ventoChi vede il peccato dappertutto è malato nell’anima, e per parlare fuori dai denti, ha anche problemi intestinali. Tutti i santi iberici, infatti, soffrivano di stitichezza cronica.

Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.

L’uomo, da scimmia qual è, è un animale sociale e considera il clientelismo, il nepotismo, gli intrallazzi e il pettegolezzo, modelli intrinseci di comportamento etico.

L’ansia è la ruggine dell’anima.

A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché. Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere.

Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba.

Di solito si ha la fortuna, o la disgrazia, di assistere al lento sfacelo della propria vita senza quasi rendersene conto.

È facile giudicare gli altri. Ma ci rendiamo conto di quanto è meschino il nostro disprezzo solo quando li abbiamo persi, quando ce li portano via. Sì, perché ci sono appartenuti.

In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo.

Le coincidenze sono le cicatrici del destino. Le coincidenze non esistono, Daniel: siamo solo marionette mosse dalla nostra incoscienza. Per anni mi sono illusa che Juliàn fosse ancora l’uomo di cui ero innamorata, o ciò che ne restava … Gli esseri umani sono disposti a credere a qualunque cosa tranne che alla verità.

Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.

Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta.

Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi.

Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.

Non esistono lingue morte ma solo cervelli in letargo.

Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?

Esistono carceri peggiori delle parole.

I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.

Il sistema più efficace per rendere inoffensivi i poveri è insegnare loro a imitare i ricchi.

Nei miei sogni di adolescente, lei e io saremmo sempre stati due amanti che fuggivano in sella a un libro, pronti a dileguarsi in un mondo immaginario fatto di illusioni di seconda mano.

Non fidarti mai di chi si fida di tutti.

Un segreto conta quanto coloro da cui dobbiamo proteggerlo.

I troppo furbi, al pari dei babbei, sono rosi dall’invidia.

Esistiamo fintanto che siamo ricordati.

da L’ombra del vento

MarinaNon si capisce niente della vita finché non si comprende la morte.

La bellezza è un soffio rispetto al vento della realtà.

L’invidia è un cieco che vuole strapparti gli occhi.

La giovinezza è una fidanzata capricciosa. La comprendiamo e l’apprezziamo solo quando ci lascia per un altro e non torna più.

Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi.

da Marina

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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