A che ora è la fine del mondo?

A che ora è la fine del mondo?

Giuseppe Iannozzi

diluvio universale

Ricordo le belle fornarine d’una volta, oggi ahinoi sostituite dalla Fornera, anche Addolorata o Lacrima Christi che dir si voglia: ma le sue lagrime non son taumaturgiche come quelle della Carrà che ieri al Drive In invocava il povero Tapino alla regia. Anche a lui, al povero Tapino l’han scalzato, hanno mosso mari e monti e infine ce l’hanno fatta. Si dice che l’arcangelo Gabriele sia sceso in Terra e sia apparso proprio davanti, in faccia, a Napolitaine che subito avrebbe gridato: “Oddio, sono stato intercettato. Non è di competenza di Dio ‘sta storia”. Voci di corridoio dicono, con una punta di malignità, che Napolitaine di fronte all’arcangelo non abbia esitato un solo istante a rifilargli un calcio nel deretano, un calcio sì tanto forte che poco c’è mancato che lo precipitasse dritto all’Inferno. Sempre le solite malelingue raccontano che Napolitaine abbia chiamato a raccolta – con urlo immondo da far invidia ad Attila Flagello di Dio – i migliori uomini della sua non poco nutrita scorta affinché pestassero a sangue, ben bene, quel diavolo di Gabriele. Si dice che gli squadristi lo abbiano preso e malmenato fino a lasciarlo più morto che vivo sul pavimento, sul pavimento rosso di sangue, di sangue innocente. E ancora si dice che Napolitaine di fronte a tutto questo rosso, colore a lui non poco sgradito, sia diventato bianco come un cencio per subito diventare nero di rabbia. Allarmata dal gran sconquasso, la Fornera tosto si sarebbe fatta accanto a Napolitaine accompagnata da quello che a Corte tutti chiamano il Mont’Avaro. Una volta compresa la situazione, secondo loro personalissima interpretazione, i due avrebbero dato esplicito ordine agli operatori ecologici di far piazza pulita di tutto quel rosso sangue, motivando la loro presa di posizione con parole più o meno su questo tono: “Stona con l’arredamento!”.

Ninni Raimondi

Ninni Raimondi

Il servo Bersàn si sarebbe dunque rimboccato le maniche pulendo tutto con la lingua, senza tralasciare un solo angolo, mentre il lacchè Pierferdìn Casinée, con in mano l’opera omnia di Machiavelli, par che annuisse compiaciuto e più che mai divertito.

Fuori della Corte però, il popolo affamato premeva contro i cancelli chiedendo pane. Disturbata, la Fornera sarebbe apparsa sul balcone e annoiata a morte, sospirando e piangendo, avrebbe detto: “Se non hanno pane, che mangino brioche!”.

fate il biglietto da Lord Ninni 

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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