Da «Deserto Bianco» di Gian Stefano Spoto (a cura di Anna Maria Gualdesi) – Graphofeel Edizioni

Deserto Bianco – Gian Stefano Spoto

Graphofeel Edizioni

Da «Deserto Bianco» di Gian Stefano Spoto (a cura di Anna Maria Gualdesi). Per gentile concessione ell’Editore Graphofeel.

Deserto Bianco – Gian Stefano Spoto – A cura di Anna Marina Gualdesi – Graphofeel Edizioni“Quando ero a Gerusalemme, a Gaza, a Ramallah, nel Negev” spiega l’autore “ho visto gente che mi raccontava intere vite con gli occhi, e soffrivo nel dover sempre correre altrove, non potermi fermare con loro. Io metto al centro l’essere umano, ovunque egli si trovi. E amo essere dove un ragazzo e una ragazza palestinesi riescono, con il loro amore e qualche sotterfugio, a riunire due famiglie divise da una faida ultracentenaria. Molto più che in un palazzo dove si decidono le sorti di due popoli ammiccando altrove.
Ecco perché ho recuperato storie come questa e altre, con il sorriso, con l’emozione. O con il dramma dello psicologo di Gaza che cura il morale delle famiglie che piangono tanti morti e torna al suo lavoro tre giorni dopo lo sterminio della sua stessa famiglia.”

“(…) A Gaza è sempre dopo guerra, è sempre emergenza. E quasi non serve cercare storie, sono le storie che ti si parano davanti, con discrezione, con educazione. Se ti interessano, si apre un mondo, molto più grande della piccola striscia isolata dal mondo vero. Mentre mi dirigo verso il capoluogo, attraverso Shujaiyya, un villaggio semi-distrutto del nord, dove una cinquantina di bambini, in rapidissima fila per due, vanno a un appuntamento importante. Sento parlare in Italiano, mi giro, vedo un berrettino multicolore con elica. Mi avvicino, saluto un ragazzo con l’aria di uno che fa ridere chi soffre, ma soffre a sua volta. Si chiama Marco Rodari, ma in Medio Oriente è Pimpa, clown, giocoliere, amico dei bambini che non hanno nulla, e che lo guardano come si guarda qualcosa di raro in questa terra, il sorriso.”

“(…) Marco è comunicativo con i bambini, ed entusiasta mentre racconta ai giornalisti l’attività del proprio gruppo. Ma dopo che si è tolto il naso rosso sembra il prototipo del clown triste, come vuole una retorica spesso realistica. È pensoso, perché non sa fine faranno i bambini che ridono delle gag di Pimpa, ma sa che non potrà farli uscire da un Paese in cui la loro colpa di esserci nati li rende, in pratica, prigionieri.”

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Gian Stefano SpotoGian Stefano Spoto, bolognese, classe 1952, è un giornalista di costume. Inizia a lavorare per la carta stampata nel 1981 e nel 1988 entra in Rai divenendo, fra l’altro, inviato speciale, capo della cronaca al Tg2, dirigente di Raiuno, vicedirettore di Raidue e poi di Rai Internazionale. Nel 2014, allo scoppio della guerra di Gaza, parte per il Medio Oriente come corrispondente Rai.

Autore, ideatore e conduttore di diversi programmi fra cui Linea Verde Orizzonti e Futura City, uno show tecnologico.

Ha lavorato per numerose testate fra cui “La Repubblica”, “Il Secolo XIX”, “Il Resto del Carlino,” “Il Giornale nuovo”, “Corriere Medico” “Cosmopolitan”. Ha scritto, con il sociologo Giorgio Pacifici, Un futuro che viene da lontano (Franco Angeli, 2003), libro sui mutamenti dell’Italia a seguito dell’avvento delle nuove tecnologie; M.O.S.T., un romanzo sull’intelligenza artificiale (Curcio, 2007); Salgari. 150 Indie, con testi e fotografie dell’autore (Curcio, 2012); Mediorientati, Oltre la storia, le storie (Ianieri, 2017)

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Deserto bianco – Gian Stefano Spoto

Deserto biancoGian Stefano Spoto – A cura di Anna Marina Gualdesi – Graphofeel Edizioni – Codice prodotto: FOR023 – Prima edizione: febbraio 2021 – Pagine: 170 – ISBN: 9788832009644 – € 18,00

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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