Chi i buoni, chi i cattivi…
chi gli oppressi, chi gli oppressori?
Iannozzi Giuseppe
Chi i buoni, chi i cattivi… chi gli oppressi, chi gli oppressori? Ruoli interscambiabili. L’uomo non è mutato, non ha ancora raggiunto un grado di civiltà che si possa dire ragionevole. L’uomo cerca sempre e solo il Potere. Quando non ce l’ha il Potere, l’uomo lotta per conquistarlo e detronizzare chi lo detiene, promettendo di adoperarsi per il bene dell’umanità tutta; e se, grazie alla fortuna o al caso, riesce infine a raggiungere la poltrona, nel giro di poco o niente butta alle ortiche le promesse di fratellanza e di democrazia. E guai a quegli spiriti illuminati che lo dicono chiaro e tondo che l’uomo produce il male come le api producono il miele. William Golding, ben prima di me, aveva detto bene, molto bene, sulla natura dell’uomo in quel capolavoro che è “Il Signore delle Mosche”.
Il 25 aprile siamo stati liberati, c’è stata la Liberazione; a caro prezzo, con il sangue di tanti coraggiosi, il Nemico è stato finalmente sconfitto, è vero, ma nel corso degli anni è stato sostituito da una miriade di uomini un po’ così e così, che, in alcuni casi, si sono rivelati almeno almeno un poco ambigui.
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La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.
Buon 25aprile! Ciao grande uomo,
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Opss…non avevo finito,”C’è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall’altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m’intendi? Uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un’umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L’altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell’odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi.”
Con queste meravigliose parole di Italo Calvino, ne “Il sentiero dei nidi di ragno”, ricordiamo i 75 anni dalla liberazione dal nazifascismo. Buon pomeriggio♥
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La canzone originale. Grazie. ^_^
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E’ proprio così, non avrei saputo dir meglio, cara Vany. ❤
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Speriamo si possa davvero dare alle generazioni future una libertà che sia per sempre. La Liberazione avvenne 75 anni fa, ma nel corso dei decenni non si sono mai spente le polemiche. Sarebbe ora che l’uomo pensasse meno al potere privilegiando l’umanità.
Buona serata, cara Vany. ❤
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