La Gran Bretagna fuori dall’Europa
Una scelta mortale per tutti
Iannozzi Giuseppe
L’Unione Europea, di fatto, ha fallito, in primis, nel riuscire a tenere legati a sé i paesi membri, che oggi esplodono in un pericoloso quanto sintomatico ritorno a un regime destrorso.
L’uscita della Gran Bretagna dall’Ue significherà un’altra crisi, non solo per gli inglesi – e si badi bene che dalla crisi non si è ancora usciti. Questa scelta, impopolare e pilotata dai media e da personaggi di dubbio gusto, non farà altro che aggravare le già gravi realtà persistenti in Europa e non solo. Oramai nell’Ue ci siamo, tornare indietro non è possibile, tranne nel caso ci si voglia scavare la fossa da sé. La Gran Bretagna può (forse) resistere, pur dovendo fare i conti con uno stillicidio senza precedenti nella sua storia; ma se l’Italia e la Francia dovessero oggi fuggire l’Europa, semplicemente finirebbero a far parte, a pieno titolo, del Terzo e del Quarto Mondo senza possibilità di uscirne più.
Scelta mortale quella degli inglesi, una scelta che è però stata ben pilotata da personaggi a dir poco ambigui. E difatti la petizione per indire un nuovo referendum conta già tre milioni di firme, purtroppo molte delle quali false. In ogni caso è davvero ridicolo definire un referendum corretto quello che avrebbe sancito l’uscita del Regno Unito dall’Ue: parrebbe che non siano pochi quelli che hanno votato anche due o tre volte. Nulla c’è di chiaro, nulla c’è di pulito.
Chi oggi auspica l’uscita dall’Ue è un incosciente: la Lira non esiste più e non si può tornare indietro, tranne nel caso si voglia pagare 1 milione di Lire un chilo di pane.
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