Ritratto di donna
di Iannozzi Giuseppe
oramai non ho più paura, sai
non ho pause né baci in sottofondo
oramai dormo poco e sogno tanto
oramai nasco sulla bocca
come un fiore partorito da una tomba
oramai non ho più parole
da darti in pasto per farne concime,
per sbriciolarle in quel che fu l’epitaffio
del nostro amore
oramai mi sembra tutto così normale
che sia finita così, con il mio dolore
e la tua completa indifferenza
metto su quel vecchio disco di bob dylan
che ti piaceva tanto e canto
ho imparato che il sogno è tutto
tutto il resto è destinato a marcire
l’uomo della pioggia non si stanca mai
domani bel tempo, dopodomani lacrime e sudore
il telegiornale mi dà alcune informazioni
c’è una guerra in corso e c’è un uomo in fuga
un altro l’hanno accoltellato alle spalle in un vicolo
perché sapeva troppo sul conto di quel parrucchiere
questo mondo non cambia mai nonostante gli anni
quando conosci l’inferno sai che la luce non tornerà
quando capisci che non hai più paura non ce l’hai più
oramai mi sembra tutto così normale
che sia finita così, con il mio dolore
e la tua completa indifferenza
ma berrò alla tua salute un goccio di vino rosso
l’ebreo errante per ora è ancora qui col suo tormento
non aspetta l’inverno o un’altra stagione
l’uomo della pioggia gli ha spiegato tutto da un pezzo
oramai non ho più paura, sai
non ho pause né baci in sottofondo
oramai dormo poco e sogno tanto
Iannozzi Giuseppe. Romanzi da avere e leggere
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Poesia velata da profonda tristezza,con richiamo vagamente clericale, straordinaria è la descrizione dei tuoi sentimenti.
Applauso breve perchè è troppo malinconica.
Dolce notte!
♥ vany
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Cara Vany, preferisco raccontare storie tristi anziché storie felici. Quelle felici sono da vivere in ogni loro momento e non c’è bisogno di raccontarle, non si deve difatti perdere tempo per metterle nero su bianco, si deve invece non perdere un secondo di queste storie e viverle con tutta l’anima. Quelle tristi sono molte di più, ci mostrano il lato di una umanità sconfitta che merita almeno la consolazione d’esser raccontante seppur da un poetastro dappoco qual sono io. Merito dunque il tuo breve applauso.
Buongiorno, bambolina Vany. Me lo dai un bacetto? ♥ ♥ ♥
orsetto di VaNY
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Non so se sia tempo sprecato parlar della gioia… in ogni caso è veramente bella forse perchè tutti o almeno molti sicuramente chi ha vissuto senza nascondersi e paura ha avuto un momento che ha pensato non ho che me
Cinzia
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Posso dirti che la gioia preferisco viverla e non raccontarla. E’ una poesia che parla di amore, di rifiuto, di solitudine. E’ un ritratto, non so quanto bene riuscito, ma è un ritratto di donna. 😉
bacione
beppe
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