Non mi piaci tu

non mi piaci tu

Giuseppe Iannozzi

Foto di Erik Mclean su Unsplash

Foto di Erik Mclean su Unsplash

anche oggi la posta non arriva nella fascia oraria stabilita.
Emma dice che è colpa dello zio Sam. Emma è una ciabatta, parla per sentito dire, e fa dei pessimi pompini.
dovrei mettermi un po’ a posto per andare a ritirare il sussidio di disoccupazione. non mi do una aggiustata, non ho voglia di radermi né di lavarmi almeno sotto le ascelle.
è un inverno dannatamente caldo che fa venire voglia di spararsi seghe e bere vino.
la mezza è passata da un pezzo. esco così come sono, pettinato alla bell’e meglio, con la barba lunga, puzzolente di sudore e i pantaloni macchiati di sperma e vino.
per un pelo, sulla porta becco il postino che subito mi caccia in mano una busta sgualcita.
non saluta. ansima e basta. ha le vene del collo gonfie, è affannato e sudato marcio. qualcosa gli rode, poco ma sicuro. se ne va strascicando i piedi: un dia-volo con una sacca in spalla che straripa lettere e chissà quanti annunci di morte.
apro la lettera. è dell’editore B. & N. a cui avevo mandato un paio di racconti. dice che non li pubblicherà perché sono Buk e la CIA ha aperto un fascicolo su di me. mi acclude però un assegno di 40 dollari a patto che non gli rompa più l’anima. butto la lettera e tengo l’assegno.
Emma mi ferma.
“che hai?”
“niente.”
“in mano hai qualcosa.”
“è morto uno che conoscevo”, mento.
“lo conoscevi bene?”
“abbiamo fatto a cazzotti un paio di volte, forse tre.”
mi strizza l’occhio. “un lavoretto?”
“no.”
“mi sei diventato finocchio?”
“il caldo…”, dico. lo sa bene Emma che oggi vado a ritirare il sussidio, per questo vuole il mio arnese in bocca.
“e allora? la donna sudata ti è sempre piaciuta!”
“non mi piaci tu”, taglio corto. “devo andare.”
un moscone nero comincia a ronzarle intorno. lei fa per scacciarlo, facendo mulinare le mani, ma quello se la lavora bene e non ha nessuna intenzione di mollarla. ne approfitto per scollarmela dalle chiappe.
in lontananza la sento gridare come un ossesso. ripete più e più volte il mio nome. non mi fa né caldo né freddo.

L’autore:

Giuseppe IannozziIannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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