Libera Estasi
di Giuseppe Iannozzi
Impavidi gabbiani noi,
sputati davanti al sole
sfidiamo del cielo i venti
Libera estasi
Libera l’estasi adesso che
al di sopra di nuvole e persone
siamo
Così piccolo, ridicolo
il mondo laggiù,
manco ce ne accorgiamo
quel che esso fa e non fa
Nessuno sa quel
che noi invece sappiamo
Liberi, nella purezza penetriamo,
nella sua essenza ci nascondiamo
Libera estasi
Libera l’estasi adesso
Abbiamo già visto
come lavorano le fabbriche,
ma qui non ci sfiora il fumo
Le malignità degli specchi,
i riflessi distorti e appannati
più non ci ingannano,
questo insieme l’abbiamo imparato
volando sempre più in alto
Non esistono quassù pezzi di vetro
che la pazzia di noi possano ferire;
la Casa degli Specchi
è oramai lontana, sepolta laggiù
in un punto qualunque…
in un punto qualunque abbandonata,
incapace di guastare con i suoi ‘dunque’
la realtà che per noi conta veramente
Libera estasi
Libera l’estasi adesso che
siamo al di sopra del bene e del male
Libera l’estasi, falla volare adesso che
con uguale velocità voliamo
Libera l’estasi adesso che la luna
in un occhiolino sta per spuntare
Pingback: Libera Estasi – Antonella Lallo
Grazie di cuore, Antonella. ❤
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