Che cosa possono darci i romanzi rosa? Patrizia Violi ci assicura che sono necessari

Che cosa possono darci i romanzi rosa?

Patrizia Violi ci assicura che sono
un necessario anestetico con modesti
e sopportabili effetti collaterali

Iannozzi Giuseppe

bacio - Hayez

Che cosa possono darci i romanzi rosa? E quali sono? Personalmente non amo gli Harmony, e se proprio devo leggere un romanzo d’amore allora che sia un Capolavoro come “Via col vento” di Margaret Mitchell o “Il delta di Venere” di Anaïs Nin. Volendo tornare molto indietro nel tempo, è per me d’obbligo citare “La morte di Artù” di Thomas Malory. Si obietterà che gli autori da me citati non sono dei veri e propri autori di romanzi rosa, ed allora vado ancora più indietro nel tempo scomodando Lucio Apuleio (Amore e Psiche) e Petronio Arbitro (Satyricon). La verità è che tutti i romanzi, moderni e no, in un modo o nell’altro affrontano l’amore, questo strano sentimento che da sempre fa impazzire l’umanità e che è al centro di tantissime storie contenute nella Bibbia e in tanti altri testi sacri.
Breve storia della letteratura rosa - Patrizia Violi - Graphe.it edizioniJeanne-Marie e Frédéric Petitjean de la Rosière (conosciuti con il nome di Delly) furono i primi a scrivere romanzi dichiaratamente rosa, Fecero seguito i lavori di Alphonsine Zéphirine Vavasseur, Elinor Glyn, Emma Orczy, Liala, Fabio Volo, Federico Moccia, Marc Levy, etc. etc.
Nella collezione Harmony ci sono centinaia di autori, che ogni anno sbarcano in edicola, facendo sognare con pochi euro un bel numero di donne. Le copertine dei romanzi Harmony sono molto patinate, sfrontatamente finte. Caratteristica degli Harmony è che gli stereotipi narrativi adottati sono poi sempre i soliti, non troppo dissimili da quelli delle soap opera.
E allora perché “Via col vento” di M. Mitchell è un Capolavoro mentre un (romanzo) Harmony scritto da una Liala qualunque è una storia da dare in pasto attraverso le edicole e morta lì? Fate attenzione, questo lo dico io, Patrizia Violi è di ben altro avviso. “Breve storia della letteratura rosa” (Graphe.it edizion) di Patrizia Violi è un agile volumetto che ci fa conoscere un genere molto popolare, che non accenna a morire e che ogni anno rimpolpa le finanze di tanti editori. Val la pena di leggerlo, sicuramente.

Altre risorse in rete:

Io leggo i romanzi rosa. Sono bellissimi. Da Cloe agli Harmony – di Silvia Stucchi

Patrizia VioliPatrizia Violi, giornalista, vive e lavora a Milano, collabora con la 27maOraFutura e la Lettura del Corriere della Sera, occupandosi di attualità, costume e psicologia. Ha pubblicato Love.com (Emmabooks), Una mamma da URL e Affari d’amore (Baldini & Castoldi), La vigilia di Natale (Graphe.it) e L’amore è una bugia (Giunti).

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Breve storia della letteratura rosa

Patrizia VioliBreve storia della letteratura rosaGraphe.it edizioni – collana: Parva [saggistica breve], 16 -pagine 90 – pubblicazione: 2020 – ISBN:9788893721028 – €8,00

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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