Michel Houellebecq – Serotonina, o la nausea per la vita

MICHEL HOUELLEBECQ

SEROTONINA, O LA NAUSEA PER LA VITA

Iannozzi Giuseppe

Michel Houellebecq - Serotonina - La Nave di Teseo

Michel Houellebecq, nel bene e nel male, fa discutere, accende gli animi, suscita invidia e non solo. Serotonina (La Nave di Teseo) è l’ultimo romanzo pubblicato dallo scrittore francese, che a detta di molti è l’ultimo grande scrittore francese, l’erede di Louis-Ferdinand Céline.
Houellebecq ci ha abituati a romanzi profetici, o perlomeno a storie che sono state bollate così. Serotina è un romanzo completamente diverso rispetto a ogni altro lavoro messo nero su bianco da Houellebecq, è una storia che per stile e temi trattati fotografa la realtà quotidiana, lasciando da parte, in maniera volontaria, qualsiasi istanza di preveggenza. Houellebecq fotografa il nostro tempo storico, il presente, e lo fa con una precisione che potremmo definire esistenzialistica. Saper leggere il tempo presente è la più alta forma di preveggenza che uno scrittore possa partorire. Serotonina, forse, non è il capolavoro di Michel Houellebecq, ma solo il tempo potrà dirlo con sicurezza e non chi oggi si scaglia contro lo scrittore, accusandolo di non essere più quello di un tempo. È più giusto dire che siamo di fronte al lavoro di uno scrittore maturo che, oggi, preferisce fotografare la storia odierna in una cornice letteraria falsamente gogoliana, dove il realismo è più che mai potente mentre la componente filantropica e romantica è quasi del tutto assente. Houellebecq ci ricorda, casomai ce lo fossimo dimenticato, che siamo fragili e imperfetti, e, più nello specifico, che se è vero che siamo polvere, allora in polvere ritorneremo (Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris – Genesi 3,19).

Flaurent-Claude Labrouste ha quarantasei anni, ha avuto tante donne, e le ha perse tutte. Non è un uomo felice. I soldi non gli mancano, ma la felicità non è cosa che si possa acquistare. Flaurent, a un certo punto, si rende conto che le escort non lo attirano più, che non riescono più a tradurlo sulla sponde cedevoli e limacciose di una felicità fatta di illusioni. Flaurent è un uomo come ce ne sono a migliaia, un personaggio la cui identità è volutamente banale e stereotipata. Flaurent ha una buona cultura ma non è un genio, ha incontrato l’amore e l’ha distrutto in pochi minuti per abbracciare la stupidità, ed ha un discreto gruzzoletto che gli assicura di non finire a chiedere l’elemosina. Flaurent è un uomo finito che, consapevolmente, va incontro alla propria distruzione (o autodistruzione). Può fare una sola cosa, assumere ingenti dosi di serotonina, un antidepressivo (Captorix) che, nel corso di anni e anni, lo condurrà a distruggersi sul piano fisico e su quello mentale. Flaurent si suicida lentamente, passando i suoi giorni in uno stato vegetale o quasi. La serotonina gli toglie ogni desiderio, anche quello sessuale. Sprofondato in una condizione di apatia irreversibile, oramai incapace di fare a meno della serotonina, Flaurent, al pari di un malato terminale, cercherà le donne e gli amici che in gioventù ha creduto di amare. Gli ultimi giorni di Flaurent sono tutti votati a racimolare ricordi sempre più sbiaditi, uguali a polaroid che perdono il loro colore.

In Serotonina c’è la nausea per la vita, l’inferno dantesco che essa è, e solo di rado l’autore si concede di condire la narrazione con un pizzico di ironia petroniana. Michel Houellebecq ci ricorda che siamo destinati a fallire nonostante il nostro continuo affannarci per lasciare ai posteri una traccia di noi. E non da ultimo, a chiare lettere, ci dice che l’inferno si manifesta in ogni angolo calpestato dall’uomo.

SerotoninaMichel Houellebecq La Nave di Teseo – Traduttore: Vincenzo Vega – Collana: Oceani – Anno edizione: 2019 – Pagine: 332 p., Brossura – EAN: 9788893447393 – € 19,00

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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2 risposte a Michel Houellebecq – Serotonina, o la nausea per la vita

  1. Lady Nadia ha detto:

    Si capisce quanto lo hai amato.

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  2. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Per me, e per fortuna non solo per il sottoscritto, il miglior romanzo del 2019. A mio avviso, “Serotonina” è più forte e completo de “La carta e il territorio”. Va da sé che ho sempre amato Houellebecq e tutti i suoi scritti.

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