Interview with Glenn Cooper, The Best Author in the World (English/Italian version)

Interview with Glenn Cooper

The Best Author in the World

by Iannozzi Giuseppe

The official website of Internationally bestselling author / thriller writer, Glenn Cooper

http://www.glenncooperbooks.com/

Glenn Cooper

1.  Dear Glenn, you are a very prolific author. Your fans love reading your novels. Why do you write historical novels? What do you prefer to write on?

I’ve always been fascinated by history, particularly European history, and of course, if you like this subject you must have an appreciation for the role the Church played in shaping Europe thought politically, economically, socially. So the Church and the Vatican have been a natural focus of my books. But I don’t write straight historical novels. I prefer to mix old and new with a contemporary plot influenced by ripples through time.

2. “The Library of the Dead” was your first book. It was rejected by 65 publishers. What can you say about this book?

Actually it was 65 literary agents. One said yes. Once I had an agent I had much better luck with publishers! I am understandably fond of Library of the Dead because it opened up a life of writing so I am forever grateful to Will Piper and other characters from the book.

3. How is your relationship with Italian readers?

I have a close bond with my Italian readers who are by far, the most passionate fans of my books. I try to stay in touch with my Italian friends via social media and book tours. My annual trips to Italy have always been the highlight of my calendar.

4. How is your relationship with American writers?

I count as friends many American writers, especially thriller writers. But my most interesting relationship is with a group of writers in Florida who call themselves the Liar’s Club, who get together once a week to eat, drink and play Liar’s Poker. The group was formed by the mystery writer John D. MacDonald (Cape Fear) over 60 years ago and has been meeting continuously since then.

5. I suspect you do not really love American publishers!

Well, I’ve had my ups and downs with them over the years. Currently I have a new really great publisher who will be bringing out my Cal Donovan series soon so I’m on the upswing of enthusiasm.

6. What do you think about American literature?

I grew up sucking on the teat of American literature! It’s what I know and love.

7. What are your favorite books and authors? What does it matter in a well-written book?

Too many to list but I’ve always had one author at the top of my list: John Steinbeck. I don’t think he’s all that well-known and appreciated in Italy but find a good translation, settle into your favorite chair and experience the most soulful books ever written.

8. Your books are read by so many readers. But at the beginning it was difficult to publish your novels: why?

Because it’s hard to get published and that’s probably a good thing. Agents and editors are the gatekeepers ensuring that the reading public gets the best-possible books to read. That’s not to say that some excellent books don’t find a publishing deal. Unfortunately, amidst the hundreds of thousands of self-published books out there it’s hard to find the few good ones.

9. Are there any political messages in your books?

Some, not many. I prefer injecting philosophy and religious ideas into my books, not political ones. However, readers of my new Cal Donovan series (Il Segno Della Croce was the first) can guess that I’m a fan of Pope Francesco’s progressive theology.

10. You have written several books: what is your favorite? Why?

Actually it’s The Map of Destiny because it deals with the prehistoric painted caves of France. I was an archaeology student in my college days and fell in love with the Lascaux cave and others. I had a wonderful time going back to the Perigord for research and studying the period again.

11. Dear Gleen Cooper, is there a secret to becoming a successful writer like you? Are there any affinities between you and Dan Brown?

The secret isn’t so secret. You need to have a good imagination, some level of writing talent and a powerful work ethic and stubbornness to succeed. I don’t know Dan personally but I admire his books a lot.

12. Soon, your new novel will come out … What can you say about this new work?

Il Debito is the 2nd Cal Donovan thriller. The publication date is 6 November. In the book Cal enters into a deadly affair when he discovers an ancient debt that could change the Vatican forever.

Glenn Cooper: intervista al
più grande autore del mondo

1. Caro Glenn, tu sei un autore molto prolifico. I tuoi fan amano leggere i tuoi romanzi. Perché scrivi romanzi storici? Cosa preferisci scrivere?

Sono sempre stato affascinato dalla storia, in particolare dalla storia Europea, e, ovviamente, se ti piace questo argomento, devi comprendere a fondo il ruolo che la Chiesa ha giocato nella formazione europea sul piano politico, economico e sociale. Per questo motivo, la Chiesa e il Vaticano sono stati un naturale approfondimento dei miei libri. Ma non scrivo romanzi storici senza deviazioni. Preferisco mescolare vecchio e nuovo con una trama contemporanea influenzata da increspature nel tempo.

La biblioteca dei Morti - Glenn Cooper2. “La Biblioteca dei Morti” è stato il tuo primo libro. E ‘stato respinto da 65 editori. Cosa puoi dire di questo libro?

In realtà erano 65 agenti letterari. Uno ha detto sì. Una volta avuto un agente letterario, ho avuto fortuna con gli editori! Sono comprensibilmente entusiasta de La Biblioteca dei Morti, perché mi ha spianato la strada a una vita di scrittura, quindi sarò sempre grato a Will Piper e agli altri personaggi del libro.

3. Com’è il tuo rapporto con i lettori italiani?

Ho un rapporto ben stretto con i miei lettori italiani, che sono, di gran lunga, i fan più appassionati dei miei libri. Cerco di rimanere in contatto con i miei amici italiani tramite i social media e le presentazioni dei miei libri. I miei viaggi annuali in Italia sono sempre stati il punto forte del mio calendario.

4. Com’è il tuo rapporto con gli scrittori americani?

Ho come amici molti scrittori americani, specialmente scrittori di thriller. Ma il rapporto più interessante ce l’ho con un gruppo di scrittori in Florida che si chiama Liar’s Club, che si riunisce una volta alla settimana per mangiare, bere e giocare a Liar’s Poker. Il gruppo è stato formato dallo scrittore di gialli John D. MacDonald (Cape Fear) più di 60 anni fa e da allora si riunisce in maniera pressoché continua.

5. Sospetto che non ami veramente gli editori americani!

Be’, con loro, nel corso degli anni, ho avuto i miei alti e bassi. Al momento ho un nuovo editore davvero fantastico, che presto prenderà la mia serie di Cal Donovan, quindi il mio entusiasmo non può che essere in crescita.

6. Cosa pensi della letteratura americana?

Sono cresciuto succhiando dai capezzoli della Letteratura Americana! È quello che so e che amo.

7. Quali sono i tuoi libri e autori preferiti? Che cosa è importante in un libro ben scritto?

Troppi in lista, ma in cima c’è sempre stato un autore: John Steinbeck. Penso non sia granché conosciuto e apprezzato in Italia, ma se trovi delle buone traduzioni, accomodati sulla tua sedia preferita e goditi le sue storie, le più raffinate e profonde che siano mai state scritte.

8. I tuoi libri vengono letti da tanti lettori. Ma all’inizio è stato difficile pubblicare i tuoi romanzi: perché?

Perché è difficile pubblicare e, probabilmente, questa è cosa buona. Agenti ed editori sono intermediari che si danno da fare per portare al pubblico i migliori libri che si possano leggere. Con questo non dico che alcuni eccellenti libri non possano trovare un contratto di pubblicazione. Purtroppo, fra le centinaia di migliaia di libri auto-pubblicati là fuori, è difficile trovare quei pochi che sono buoni.

9. Ci sono dei messaggi politici nei tuoi libri?

Alcuni, non molti. Preferisco introdurre filosofia e idee religiose nei miei libri, non quelle politiche. Tuttavia, i lettori della mia nuova serie Cal Donovan (Il segno della croce è stato il primo) possono immaginare che io sia un ammiratore della teoria progressista di Papa Francesco.

Il Debito - Glenn Cooper10. Hai scritto diversi libri: qual è il tuo preferito? Perché?

A dire il vero è La mappa del destino perché parla delle grotte preistoriche affrescate della Francia. Sono stato uno studente di archeologia al tempo del college e mi sono innamorato della grotta di Lascaux e di altre. Ho trascorso un periodo meraviglioso tornando a Perigord per fare ricerche e studiare di nuovo quell’epoca.

11. Caro Glenn Cooper, c’è un segreto per diventare uno scrittore di successo come te? C’è qualche affinità fra te e Dan Brown?

Il segreto non è così segreto. Devi avere una buona immaginazione, un certo grado di talento nella scrittura e una grande etica del lavoro oltre alla testardaggine di arrivare al successo. Non conosco Dan di persona ma ammiro molto i suoi libri.

12. A breve uscirà il tuo nuovo romanzo. Cosa puoi dire in merito a questo tuo nuovo lavoro?

Il Debito è il secondo thriller di Cal Donovan. La data di pubblicazione è il 6 novembre. Nel libro Cal entra in un affare mortale quando scopre un antico debito che potrebbe cambiare il Vaticano, per sempre.

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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6 risposte a Interview with Glenn Cooper, The Best Author in the World (English/Italian version)

  1. Lady Nadia ha detto:

    Wow! E’ un grande! W Glenn C.😊

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  2. Isabella Difronzo ha detto:

    Complimenti Beppe! 👏👏👏👏👏

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  3. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Certo che è un grande Glenn Cooper.
    Il 6 novembre tutti a comprare Il Debito.

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  4. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Grazie, cara Isabella, ma io sono solo un giornalista: le risposte di Glenn Cooper sono invece la sostanza.

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  5. Isabella Difronzo ha detto:

    Le risposte di sostanza sono sempre una conseguenza di altrettante sostanziose domande.
    È solo un mio pensiero.
    Prendilo per quello che può valere.

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  6. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Questo è anche vero. Chi intervista deve saper stimolare (stuzzicare) l’intervistato a dare delle risposte ricche di sostanza.
    Ogni parere/pensiero è valido quando portato con cognizione di causa.

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