DONNE E PAROLE
Iannozzi Giuseppe – In libreria la 2a edizione
Donne e Parole – Iannozzi Giuseppe – Il Foglio letterario – ISBN 9788876066450 – pagine: 604 – © 2017 – prezzo: € 18,00
KADDISH
Non era previsto,
non era previsto che così presto
cadesse la testa nella cesta
Presto volterò l’angolo
Prego,
ti prego di dimenticare
che mi hai incontrato
Prego,
ti prego di dimenticare
che hai ascoltato le mie parole,
che sono stato uno
che parlava con bocca d’amore
inventando follie su follie
per un sorriso, per il tuo sorriso
Sono stato un folle,
uno senza arte né parte
che non ce l’aveva il diritto
di sconvolgere la tua vita,
invitandoti a posare
la prima pietra per una chiesa
Da te sono stato
per un battesimo di luce,
ma già da un’eternità
nella siccità giaceva il fiume
In ritardo
su quasi ogni cosa di me,
lo capisco adesso,
e non cerco assoluzione
Considera che
non avevo esperienza;
e considera che,
fra miracoli alla buona,
cadute e preghiere inascoltate,
quasi sempre la mia guancia
ha raccolto in silenzio
schiaffi nudi di guanti
Presto volterò l’angolo
Per le mie parole
sono stato condannato
a tacere fino alla fine
Per le mie parole
sono stato condannato
a bere l’acidità della verità
fino a quando ce la farò
Presto volterò l’angolo,
non te ne dispiacere
Non mi hai conosciuto mai,
mai veramente, mai sul serio:
solo inventavo storie su storie,
giorno dopo giorno,
ora dopo ora,
minuto dopo minuto,
per un sorriso non venuto
RICORDI?
Ricordi, ricordi com’era la notte,
quando la notte era di buio
e le stelle non si vedevano?
Ricordi, ricordi com’era il giorno,
quando il giorno era di luce
e il diavolo bruciava le colline?
C’era la gloria
che dava da mangiare,
e c’era la cera
che si scioglieva vivendo in eterno,
e i fiumi non avevano inizio né fine
Ricordi, ricordi com’era ridere,
quando le campane si strozzavano
in una risata accompagnata
dalla verginità di mille fanciulle in fiore?
C’era la morte
che veniva e non faceva male,
e c’era la vita
che risorgeva e taceva,
e ogni cosa, ogni cosa si vestiva
di una specie di magia
Ricordi, ricordi com’era il suono,
quant’era bella la chitarra di George
che non sapeva smettere di piangere?
Ricordi, ricordi quando t’invitavo
a slegare dal collo degli agnelli
campanelli d’argento e sogni a non finire?
C’eravamo noi,
avevamo la nostra fantasia
e di altro non avevamo bisogno
C’eravamo noi,
ed eravamo felici anche quando
ci dicevano perdenti
Ricordi, o forse no,
così adesso la notte è solo la notte
e il giorno è sempre più avvitato in sé
Ricordi, o forse no,
così adesso piangiamo e piangiamo forte
e lo sappiamo bene il perché:
fingiamo, fingiamo la vita
e non la inventiamo mai,
e non la inventiamo mai
Non era questo che volevamo,
non era questo che volevamo
TI HO DIMENTICATA!
Ti ho dimenticata,
ti ho dimenticata
Puoi credermi,
sulla parola, sì
L’ho detto ieri,
e lo ripeto oggi,
te lo ricorderò domani
Ti serve forse
una proposta
indecente più di questa
per capire
che non si può capire
la verità
fra me e te?
IL NOSTRO DOLORE COSÌ STUPIDO
(versione alternativa – inedita)
Il nostro amore così fragile
Il nostro cuore che non sa,
che non sa battere senza cuore
Il nostro dolore così stupido
– che brucia lacrime battesimali
E le nostre labbra ali di farfalla
sulla primavera, su i suoi tanti colori
E i nostri “sì” e i rari “no” sussurrati
per paura di svegliare il sogno
che tormenta il sonno di noi
in un faccia a faccia di maschere
Potremmo mai rinunciare a tutto questo?
Un’idea assurda e felice…
Gli amici ci avevano invitati alla loro festa
perché ci scuoiassimo sul materasso,
ma Selene
dall’alto della buia notte scintillava
dentro ai nostri occhi
A un tratto, con tono di sfida, mi dicesti
che potevo essere un poeta e basta,
che dovevo camminare
e che dovevo camminare a lungo
con le scarpe bucate e le tasche sfondate
se volevo essere vicino a Dio a modo mio
Potremmo mai rinunciare a questa felicità
che insieme a noi ripara in un manicomio?
CRESCI TU IN BELLEZZA
(inedita)
Cresci tu in bellezza,
invecchio io come posso:
del sole un assassino ha preso possesso
gettando ombre sulla mia statura,
su i sogni d’una gioventù
Ma sempre il tuo sorriso accende il giorno
reclamando primavere, prati e colline in fiore
E sempre i tuoi occhi cercano il bello
oltre i confini delle promesse in un cristallo
E sempre i tuoi seni di latte reclamano miele,
labbra che sappiano leggere e mordere il futuro
E sempre immagino io, sempre immagino
come essere del cieco Omero più vero
per i tuoi occhi che non mi vedono più
QUANDO MORTI FINALMENTE CI AMATE
Quando morti
dimenticati o quasi,
ci scoprite
come fiori mai nati
nei giardini seppelliti;
e allora sì, ci amate,
con calde lacrime
i poeti
– che fecero amore –
finalmente li amate;
e con loro parlate,
perché più non han voce
né fiati o foschie di cuore
che l’amata vostra solitudine
potrebbero molestare
Kaddish – poesia recitata dall’autore
DONNE E PAROLE (poesie d’amore) nasce dall’esigenza dell’autore, Giuseppe Iannozzi, di portare, per la prima volta, a quanti amano la poesia, una antologia della sua migliore produzione poetica.
L’autore ha quasi sempre rifiutato il titolo di “poeta”, nonostante sia stato detto tale in più di una occasione. DONNE E PAROLE (poesie d’amore) si prefigge lo scopo di accontentare lettori e lettrici che, nel corso degli anni, gli hanno chiesto di pubblicare un libro di poesie.
In questa antologia, che raccoglie testi scritti nel corso di quindici anni, senza mai dirsi poeta a tutto tondo, l’autore parla della grandezza, della bellezza e della stupidità che sono nell’amore.
Perché mai parlare e scrivere d’amore?
Forse perché, oggi più di ieri, l’amore non esiste se non nel cuore di pochi ingenui ribelli, che non si sono rassegnati all’idea che i sentimenti siano stati sostituiti, in via definitiva, da stravaganti surrogati ad ore, o da velenose inflazioni che dir si voglia.
Giuseppe Iannozzi, classe 1972, è giornalista, critico letterario, editor e scrittore.
Nel 2012 ha pubblicato Angeli caduti (Cicorivolta Edizioni), nel 2013 L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni) e La lebbra (Il Foglio letterario), mentre nel 2014 La cattiva strada (Cicorivolta edizioni). Nel 2015 ha pubblicato Fiore di passione, una raccolta poetica autoprodotta e disponibile su Lulu.com (https://goo.gl/iPL4KU). Nel 2016 ha tradotto e curato Bukowski, racconta! (Il Foglio letterario). Ha inoltre curato l’editing di parecchi libri di narrativa e di saggistica per svariate case editrici. Attualmente si occupa dell’Ufficio Stampa de Il Foglio letterario (facebook.com/ilfoglioletterario/) e scrive per diverse testate online e la free press.
Sito web:
iannozzigiuseppe.wordpress.com
Facebook:
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Donne e Parole – Iannozzi Giuseppe – Il Foglio letterario – ISBN 9788876066450 – pagine: 604 – © 2017 – prezzo: € 18,00
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