Per Diana l’amor mio
Iannozzi Giuseppe
Con infinito amore a Diana Curri
che il cuore dal petto
con profonda gentilezza
me l’ha rubato
DONNA
Felicità un uragano
che le anime avvolge
senza far male,
senza strappar
dalla vita la vita
Felicità una possibilità
fra un uomo e una donna
che quel che hanno amano
e non la furente chimera,
la tentazione balorda
fra le pagine gialle
d’un bestiario conchiusa
Scelti ci ha il miracolo,
insieme, in due originato;
ma più forte forse la malia
nello sguardo tuo nocciola,
Donna
DIANA
C’è chi da solo se ne sta
per vocazione o destino:
quasi di niente si stupisce,
della fantasia, di Guccini,
d’una storia d’amore raccontata
– su due piedi forse inventata –
sul far d’un gaio tramonto
per esser poi presto dimenticata
fra generosi bicchieri di vino
e fumose risate giù in osteria
Ma di rosso si tinge l’alba
sui comignoli di Bologna
là dove tu come fata stai,
al mattino svegliandoti
coi sogni dentro agli occhi
ancor ben incollati, Diana
Sempre dopo il caffè di rito
al volo t’illumina il volto
un rossore prima d’andar
al novo giorno incontro
Sempre il rossor tuo d’amore
Bologna la scopre e la colora
ADESSO ADDOSSO A ME
Ridono gl’occhi tuoi,
argentina la risata
che dal petto lieto
piano ti sgorga;
tu, sì nobile madonna
quando per celia un po’,
quando sul serio un po’
con l’indice m’indichi
chiamandomi “uomo”,
invitandomi a conquistar
di Bologna le strade
che sognante t’han vista
negl’anni a testa alta
camminare.
Per questo,
e non per questo solamente,
se la luce su me oggi è,
sì è perché nel cor mio
ci sei adesso te.
Sì è perché te
adesso addosso a me.
PRIMO SORRISO
Mattiniero vengo
con gli occhi di brina
e il cuore di fuoco
Col tiepido sole in faccia
prendo un timido sorriso
dalla vecchiaia materna
e uno dal bastone paterno
E mi dico che dio è dio
minuscolo
Ma grandi sono gli amici
che corrono incontro al mio,
incontro al primo mio sorriso
FORTUNA DIANA
Ma se fortuna chiama fortuna,
come angelo sei tu dal Paradiso
precipitata addosso a me, Diana
Ogni angolo del cuor mio invaso
dal battito del cuor tuo bambino;
se ti guardo poi dentro agli occhi
a commozione mi si leva l’alma
che alle tue labbra subito si sposa;
e seppur d’un dio sei tu supremo dono,
quest’uomo un po’ poeta a meno
davvero non può fare di adorarti,
d’amarti con le poche carte
che in mano ha
Non sanno gli angeli lassù
quanta beltà
fra le mie braccia oggi; cosi ti canto,
da mane a sera ti canto e t’incanto
dalla gentil tua malizia
lasciandomi incatenare
a Nettuno rubando lo scettro
che gli compete
La nostra eternità
E’ l’eternità quel tempo che insieme si vive affrontando giorno dopo giorno momenti felici e altri un po’ meno, condividendo sentimenti e interessi, vivendo il quotidiano senza cercare per forza di cose un sovrappiù. E’ l’eternità quel vivere insieme a chi si ama: credo non sia davvero poca cosa.
Questo pensiero è per TE, Diana, che nella vita mia sei entrata per non uscirne più.
veramente molto belle e sentite Beppe 🙂
Cinzia
"Mi piace""Mi piace"
Sicuramente tra le più belle e sentite queste poesie, scritte in alto stile. Grazie 🙂
Beppe
"Mi piace""Mi piace"