Per natura Ribelli
di Iannozzi Giuseppe
Non le tombe
Non le tombe
con le lor lunghe ombre
dell’uomo e del suo nome
segneranno la Fine.
Come l’aquila che in alto vola
nel cielo segnando volteggi alari;
come il lupo che alla pallida Luna
ostenta fiero occhi e denti affilati;
come Lucifero alla bellezza ribelle
ché grano dopo grano tirata su
da un Dio vecchio e pieno di sé;
come il saggio che nel tempio
il suo Namasté presenta
e riconosce di Buddha il sorriso;
così noi che memoria serbiamo
di chi, per amore e per nobiltà d’animo,
al nostro fianco è stato, mai stanco,
felicità errori e orrori condividendo.
Dea di Vendetta
Uccidimi, uccidimi adesso
Non ho niente da perdere
Il sangue e la croce fra i tuoi seni
non fanno più paura all’alma mia
pizzicata fra realtà e delirio
I morti risorgono
con su maschere
che fan ridere;
e i carabinieri giocano
gli occhi su tre bussolotti
senza star fermi mai
Non c’è che questa specie di sogno
che mi regge ancora in piedi;
per quale ragione
non dovresti farmi fuori
adesso che ogni cosa
si sta perdendo nella confusione?
La stupidità sta tappezzando
da cima a fondo
questa città infestata dal Peccato,
inutile negarlo
Uccidimi adesso, adesso
che le vene sono più pallide
di quel Cristo in croce
in solitaria compagnia
di tanti uguali a lui persi
nel tempo e nello spazio
Uccidimi adesso
Non era forse questo
che aspettavi da una vita intera,
mia Dea?
Poesie d’amore
Lei: “Non scrivi più poesie d’amore.”
Lui: “Ragazza mia, sono stanco di scrivere… non posso continuare ad andare avanti a seghe con la macchina per scrivere.”
I miei miti
I miei miti così diversi
e le tue abitudini sempre uguali
a certi versi
E un poeta muore
e un uomo nasce
fra il tanfo della miseria,
nel cuore del rumore
che vomita insulsa poesia
I miei miti così
e la tua bellezza sempre
a condannare
chi fa il mestiere,
chi beve fino a tarda sera
perché sia la dimenticanza di sé
la compagna più sincera
I miei miti un po’ così e così
E tu, tu che gli occhi chiudi
sempre alla solita ora,
mentre io scarabocchio
e subito lo scritto straccio
pensandomi già marinaio
imbarcato verso il domani
Era ieri
Al dolore mi accompagno,
talvolta cercando compagnia
nel rosso d’una bottiglia,
altre ancora in quella
d’uno stronzo gruppetto,
che da tempo più non ha memoria:
si era ieri amici e complici, banco
dopo banco, fianco a fianco,
copiando
più per la felicità di sentir tuonare
la voce di chi dietro la cattedra
che non per una vera necessità
accontentati di un grazie ma è un grazie grande grande grande…
cinzia
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non c’è bisogno di ringraziarmi. Davvero, Cinzietta. ❤ ❤ ❤
Non ho ancora fatto in tempo a condividerle per bene. Sono tutte poesie sentite, in particolare una.
Non so se ho detto bene, ma è quel che il mio animo ha sentito di dire e di poter dire.
beppe
"Mi piace""Mi piace"
l’ho messe da me prima ancora che tu taggassi… hai detto benissimo come l’ avesse scritta il mio cuore
cinzia
"Mi piace"Piace a 1 persona
Scritte col cuore soprattutto, quindi, forse imperfette. Non sono state pensate, bensì scritte di getto. Spero potrai perdonarmi se lo stile non è perfetto.
E’ il migliore complimento che potessi farmi.
bacione ❤ ❤ ❤
beppe
"Mi piace""Mi piace"
“Poesie d’amore” a chi è dedicata invece?
"Mi piace""Mi piace"
Non è dedicata. Semplicemente questo.
Come avrai notato non scrivo poesie d’amore, non più: perché, a un certo punto, bisogna pur darci un taglio. E io sono interessato a oltre cose della vita.
"Mi piace""Mi piace"
evviva la faccia della sincerità
"Mi piace""Mi piace"
Sempre sono sincero.
"Mi piace""Mi piace"