Esilio di Heberto Padilla
traduzione di Gordiano Lupi
Fonte: tellusfolio.it

Heberto Padilla
26 Agosto 2014
Madre, tutto è cambiato.
Persino l’autunno è un vento disastrato
che abbatte il boschetto.
Ormai niente ci protegge contro l’acqua
e la notte.
Tutto è cambiato ormai.
Il bruciare del vento
entra nei miei occhi e nei tuoi,
e quel bimbo che sentivi
correre dalla sala oscura
più non ride.
Adesso tutto è cambiato.
Apri porte e armadi
perché esploda lontano quell’infanzia
bastonata nell’aria nebbiosa;
perché mai veda il vecchio e sassoso
cammino delle mie mani,
perché non senta percorrere
le strade di questo mondo
né scopra la casa vuota
di foglie e di uomini
dove le stesse cose di ieri continuano
a cercare solitudini, desideri.
Da El justo tiempo humano (1962) – inedito in Italia
Traduzione di Gordiano Lupi
Heberto Padilla (Puerta de Golpe, Cuba, 1932 – Alabama, Stati Uniti, 2000). Il suo più importante libro di poesia è Fuera del Juego (premio «Julián del Casal», concorso UNEAC, 1968 – tradotto in Italia da Gordiano Lupi, 2013), ma vanno citati anche i precedenti: Las rosas audaces (1949) e El justo tiempo humano (1962) e i successivi: Provocaciones (1973), El hombre junto al mar (1981), Un puente, una casa de piedra (1998). Padilla scrive anche due romanzi come El buscavidas (1963) e En mi jardín pastan los héroes, (1986) e un saggio autobiografico come La mala memoria (1989). Di Heberto Padilla niente risulta edito in italiano, a parte un’esaurita (e ormai fuori catalogo) edizione Mondadori de Nel mio giardino pascolano gli eroi.
bellissima..
buongiorno
cinzia
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Questa è una vera poesia, cara Cinzia. E’ di Herberto Padilla, autore di cui parlerò presto in maniera più dettagliata.
buondì
beppe
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