Sepolto nel cuore di lei
di Iannozzi Giuseppe
The Shadow of the Light è opera di Valeria Chatterly Rosenkreutz
Sepolto nel cuore di lei
a Chatterly,
perché torni da me
a donarmi una carezza
Non le ombre
su le tombe,
né i rami ischeletriti
di peso caduti
su letti di foglie marcescenti
potranno mai dire
quale la sofferenza
di quell’unico vagabondo
che dall’Est all’Ovest
la sua donna cercò
Bionda d’animo,
vergine di cuore,
si perse lontano lontano
tanto tanto tempo fa
in una notte
che il vento ululava
e la luna moriva
in un pozzo di nero inchiostro
affogata
Bionda
come il grano maturo
a Primavera,
scomparsa
nell’età più bella
accompagnata
soltanto dalla sua passione;
non lo sa Dio né Belzebù
dove oggi il suo rifugio,
se viva o prigioniera,
o se in balia
di altro destino
Nessuno davvero
sa più niente di lei
sì tanto amata
Ma sepolto è un uomo
in un angolo oscuro
dove la terra non è
per santi e sacramenti;
senza iscrizione,
l’avello nudo di fiori sta…
come in attesa
d’una carezza, d’un fiore
A lutto
Ho capito
che vivere o morire
non è poi differenza
Saranno i rimpianti
a passar di bocca in bocca
domani
per i pettegoli
sedicenti poeti;
ma niuno saprà mai
la verità e se mai una
abbia trovato
nel petto mio
albergo
Tu sulla tomba mia
versi non scrivere,
non spargere silenti lacrime,
o gocciole
raffinate con alte grida
Ho vissuto
e visto abbastanza
e sentito in ugual misura
Lasciami
come si lascia la sabbia
che nelle mani a coppa raccolta
tosto dalle dita fugge via
Lasciami all’ellera,
alla gramigna e alle piante
che sul nudo marmo
vorranno ricamare il lor squallore
Sarò felice così,
nella morte eterna
vestito a lutto finalmente
Preghiera in inverno
Il verno maledetto
per lutto certo
corso ha dato
a nevi e tormente
su i guerrieri
e le loro armi;
non è bastato
l’acciaro novo
dal Maestro forgiato,
con rabbia e passione,
perché orchi e coboldi
cadessero
l’uno su l’altro,
né è servito priare
con la nuda forza
della disperazione
Uno a uno
caduti
tutti
e tosto coperti
da impietoso sudario
giù dritto dal Cielo
piovuto
pesante
Non ancora
la feral contezza
le donne sanno
nel sonno raccolte
accanto a le spente braci
della sera prima
fra lazzi e accese risa
Chi dirà loro
che gli uomini
non faran più ritorno?
chi avrà questo coraggio?
Disabitata al lor fianco
del letto una piazza,
ma ancor calda
dell’amata virile impronta
Molto intensa quella dedicata a Chatterly , mi piace molto anche alutto.
buongiorno Beppe 🙂
cinzia
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Sono belle, scritte con grazia, non per essere un mero riempitivo. Qualche volta riesco persino io ad essere soddisfatto di quello che scrivo. 😉
Bacione
beppe
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