† IN MEMORIA †
Iannozzi Giuseppe

Escaping into the night by Chatterly
Escaping into the night è opera di Chatterly
Non dimenticare di leggere l’anteprima de LA LEBBRA di Giuseppe Iannozzi (immagine di copertina di Chatterly) – Il Foglio letterario, a ottobre in libreria.
Il Foglio letterario
a fine ottobre in tutte le migliori librerie
† VITA SPEZZATA
all’Immortale Musa,
Chatterly, sovrana Artista e Amica
lasciamo questa città d’incorporee visioni
lasciamo questa tomba a cielo scoperto
torniamo indietro insieme
dove i violini non sanguinano buie note
dove la vita non si spezza sull’archetto
il fotografo ha rubato le anime
e i giornali ripetono le solite bugie
e io mi sono dato al primo marinaio
perché mi insegnasse un po’ d’amore
ma è servito davvero a poco
se non riesco ancora a sorridere
se ancora son divorato dal desiderio
di uccidere le bianche colombe
per tingerle di rosso
e illudermi poi che siano rose
siamo solo vittime
di tutto quello che abbiamo perduto
per strada, siamo solo passi ambulanti
per una vita spezzata
per ricami di illusioni
giorni di pioggia sul mio davanzale cadono
per rompersi l’osso del collo
e quelli di sole li imitano
lasciamo queste case d’incorporee visioni
lasciamo questi cadaveri a cielo scoperto
e torniamo indietro insieme, insieme
non è ancora troppo tardi
per essere dolcemente egoisti
carica la mano e falla volare in uno schiaffo
che mi restituisca al bacio del giuda piangente
torniamo, torniamo indietro insieme
dove i violini non ci spezzano le dita
dove la vita non è emorragia di lacrime
† JEFF
ricordando Jeff Buckley
manca a tutte le creature
la tua voce
che tremava poesia
– rosa spogliata
presa in presto autunno
troppo violento
così giovane per morire,
soffocando
e lasciando a noi
– che ti invidiammo,
che ti amammo –
la Grazia
ma non soltanto
– i giovani amanti
sanno perché
piangendo lacrime
di anime spezzate
sentire la vita,
Jeff, fu facile
ma crudele
– il corpo restituito
abbandonato,
e un coro di pianti
quaggiù
invisibile la mano di Tim
ti soffocò l’ultimo spavento,
accompagnandoti poi lassù
a scardinare le Porte del Paradiso
con ingenuo sorriso in pieno viso
angeli siedono ora al tuo fianco
imitando indarno l’Anima tua
con flebile flebile voce di dio
† DI SONNO
cerca dio una soluzione
all’eterna sua solitudine
cerca soltanto la televisione
e una pistola di sonno
sul cuscino, prima che sia
di nuovo la luce del mattino
† INNAMORATI
Quando mi dicesti
che non potevi amarmi più
Quando mi ricordasti
che non mi sopportavi più,
una lacrima soltanto
a scendere piano piano giù
L’anima però mi tradiva
e annegava sempre più
a fondo, sempre di più
Sì, tu la vedesti morire
la mia vita in te
E vidi io la tua ridere
di dolore per me
Così le anime ci tradirono
perché ancora innamorati
e teneramente disperati
Perché ancora disperati
e fortemente innamorati
† SPEGNERSI
ci spegniamo
non perché la felicità
evanescente
o perché la tristezza
sconveniente
ci spegniamo
e lo sappiamo
proprio come quando
ci innamoriamo
perdutamente
forse perchè quando ci innamoriamo perdutamente dimentichiamo noi stessi..
cinzia
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Forse dimentichiamo anche noi stessi. O forse è più vero che ci perdiamo e il “perderci” significa perdere anche l’amore.
beppe
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