DAndy Andy
di Giuseppe Iannozzi
promo culturale
L’ultimo segreto di Nietzsche
(Il ritorno del filosofo a Torino)
nelle librerie Feltrinelli a soli € 11,05
L’ultimo segreto di Nietzsche (Il ritorno del filosofo a Torino)
Beppe Iannozzi – Cicorivolta edizioni
ISBN 978-88- 97424-77-2 – pagine: 230 – prezzo: € 13,00
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DANDY ANDY
(lamento per Andy Warhol)
I.
Hanno sparato a Andy,
preso sotto la luce del sole;
la gente gli sorrideva
soddisfatta – sfatta, fatta
Gli hanno sparato in bocca,
in mezzo ai denti lucenti
Povero, povero Dandy!
Ma si sapeva da tanto tempo
che gesù un semplice falso,
morto e sepolto e mai risorto
Così hanno trovato vendetta
Così hanno fatto fuori Andy
Gli hanno spaccato il sorriso,
perché loro non sopportano
Perché loro odiano
Povero, povero Dandy!
Si vantava così tanto
Così fiero di sé, d’esser Andy
non ci aveva proprio pensato
che un giorno davanti a tutti
la morte baciata – adorata
Preso sotto la luce del sole
Povero, povero Andy!
II.
Ragazzi, Andy è andato!
Edizione straordinaria,
siamo all’ottavo giorno
Alla fine è successo,
è caduto l’imprevedibile
Ragazze, perché piangete?
Non servirà a portarlo
indietro, non servirà amarlo
Siamo all’ottavo giorno
e i giornali in fibrillazione
E’ accaduto, è caduto
E’ bastata una pallottola
E’ così il Successo, è così
Povero, povero Dandy!
Povero, povero Andy!
Tettine piccoline, belle
Povero, povero Dandy
Non le palperà mai più
con la firma imparruccata
né col sorriso
Ragazzi, Andy è andato!
Ragazze, perché piangete?
Siamo all’ottavo giorno
e non c’è davvero niente
di niente oltre l’imprevedibile
Un giorno davanti a tutti
gli hanno sparato in bocca,
in mezzo ai denti lucenti
(Ragazzi, Andy è andato!)
Gli hanno spaccato il sorriso,
perché loro non sopportano
il vivo successo
(Ragazze, Dandy è andato!)
E’ accaduto, è caduto
e non c’è niente oltre
E’ caduto, è accaduto
e non c’è niente oltre
A dio, Dandy Andy! (Ben detto!)
A dio, Dandy Andy! (Benedetto!)
A dio, Dandy Andy! (Maledetto!)
Povero, povero Dandy Andy!
COME DRELLA
Per amore, per passione, a volte per scacciar la noia che covo nell’alma, distribuisco poesie a ogni donzella che incontro sulla mia strada: di questo passo farò la stessa fine di Andy Warhol. Qualcuno lassù mi ama, e a suo modo mi vuole famoso donnaiolo se non proprio poeta. C’est la vie, Drella!
DEL TIRANNO
Ho pianto negro sangue
dall’orecchio sinistro
come il più santo dei tiranni:
colla sola forza della mutezza
ho strappata la catena
che mi teneva legato al marmo
Adesso mi guardo d’attorno,
scruto questo mondo oscuro
senza provar sorpresa o amore
per le pazze creature di dio
– per le loro affilate lingue
fragili di diabolica mortalità
IL PASSO DELLA VITA
Zingarella bella,
il caldo divampa,
prende pei campi,
non s’arresta
Si fa forte e di più
a ogni minuto
che passa
Zingarella bella,
la vita divampa,
non ferma il passo
sotto la morsa
del caldo
per aspettare
una notte che sia
di avido refrigerio
Che facciamo,
l’aspettiamo insieme questa notte? ma verrà?
E se sì, come sarà? per noi o di tutto il mondo?
A quale avidità ci presteremo, alla nostra
o a quella comune? Egoista sono
e la notte intera la vorrei tutta per noi,
e il resto del mondo al di là, dove non lo si possa
vedere né incontrare nemmeno col pensiero.
ADDIO MIEI MONTI
Addio miei monti belli, addio
C’è la guerra che uccide dio
CAFFE’ AL MATTINO
M’hai abbandonato per un altro
M’hai lasciato senza caffè al mattino
E io piango, e io verso lacrime
che un senso non ce l’hanno
Però il danno, quello è fatto
Così niente zolletta di zucchero,
solo un po’ di sale raccolto
fra le cispe degli occhi addormentati
su di te, su di te che ti spogli
in un altro amore, in nuova eternità
ROSA DI RUGIADA
Spero tu voglia perdonare
la mia, sì la mia, di intelligenza
Spero tu voglia smaniare
la mia, sì la mia, di vòglia
perché ne ho tanta e l’ho portata
via con me sino al mercato
per svenderla alla prima Bella
che a me con una rosa di rugiada
un bacio sulle aride mie labbra
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