”LA LEBBRA” di Giuseppe Iannozzi (Il Foglio letterario). Qualche dettaglio in più!

LA LEBBRA

Giuseppe Iannozzi

La lebbra - Giuseppe Iannozzi - Il Foglio letterario

La lebbra – Giuseppe Iannozzi – Il Foglio letterario

Qualche dettaglio in più!

LA LEBBRA – Il romanzo racconta la storia di Martino, di un giovane neanche poi troppo giovane, che dal profondo Sud, da una società prettamente rurale e chiusa in sé stessa e nei suoi pregiudizi, dopo la morte dei genitori, decide di tentare la sorte nel Nord Italia.

Oriana Fallaci

Oriana Fallaci

Martino disprezza l’Islam e il mondo musulmano tutto: in realtà ha letto un solo libro, il sermone (“La rabbia e l’orgoglio”) di Oriana Fallaci, che l’ha profondamente impressionato, così tanto che ne ha fatto la sua personale bibbia di sopravvivenza. Martino ignora però le cause che hanno condotto il mondo occidentale sull’orlo del disastro dopo l’11 settembre. Prende alla lettera il sermone e per lui la verità è solo quella che la Fallaci dichiara nel suo pamphlet.
Di primo acchito Martino potrebbe sembrare una sorta di anarco-fascista, ma in realtà è più che altro un fasciocomunista con poche idee e una gran confusione in testa: è una persona incapace di distinguere il Bene dal Male, una sorta di bambola umana prigioniera dei pregiudizi di cui si è nutrito attraverso un unico libro. Martino odia l’Islam perché è stata la Fallaci a consigliargli la ‘rabbia e l’orgoglio’. Ignora che la Fallaci, in un primo tempo atea di stampo illuminista, nel corso degli anni ha finito con l’abbracciare la Chiesa Cattolica stringendo amicizia con mons. Rino Fisichella e il cardinale Joseph Ratzinger.

Martino odia chiunque non sia italiano. Odia gli stranieri. Odia gli immigrati, che, a suo avviso, riceverebbero molti privilegi da parte dello Stato italiano mentre gli italiani come lui no. Martino fugge dunque nell’Italia settentrionale con il suo misero bagaglio: ma una volta entrato in stazione subito si accorge che il Nord non è poi diverso dal Sud. A Torino credeva di trovare una società pulita (ariana), non contaminata dagli stranieri: con sua grande sorpresa, appena fuori dalla stazione di Porta Nuova, si trova a contatto con una società multirazziale. Che fare?

Il Foglio letterario

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Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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7 risposte a ”LA LEBBRA” di Giuseppe Iannozzi (Il Foglio letterario). Qualche dettaglio in più!

  1. romanticavany ha detto:

    Che fare.
    Per sapere si deve leggere il libro.
    Sono sicura che sarà davvero belliSSimo 😉
    Dolce serata ♥ vany

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  2. Carlos Benito ha detto:

    ciao caro amico beppe , sempre sere felice di leiere il tuo commento. un forte abbraco Carlo.

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  3. furbylla ha detto:

    avendolo seguito qui da te non posso che attendere con ansia la versione “completa”
    buongiorno!
    cinzia

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  4. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    La versione “completa”, definitiva, aggiustata con perfezione kubrickiana è ora nelle mani dell’editore.
    Ho cambiato qualche cosa a livello stilistico e fatto piccoli cambiamenti necessari per rendere il tutto maggiormente omogeneo e coerente.
    Il lavoro finale è una bomba. Posso assicurarti che è una vera bomba. Un romanzo di quelli che colpiscono duro, dritto alla bocca dello stomaco.
    Se “La rabbia e l’orgoglio” ha scatenato quel che ha scatenato, questo romanzo à la Boris Vian ha ottime possibilità di sollevare un gran polverone fra lettori e critici.

    Buondì

    beppe

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  5. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Ciao caro Carlos,

    mi fa piacere ritrovarti anche sulla mia pagina personale.

    Un forte abbraccio a te.

    beppe

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  6. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Ma guarda chi c’è! ^_^
    Oramai ti avevo dato per dispersa.
    Non ho capito che intendi fare, se rimanere in rete o fuggire per sempre dalle nostre vite.
    Io mi auguro che tu rimanga con noi. Non siamo cattivi. L’orsetto è brutto, tanto brutto, ma è buono.

    Che fare?
    Avevi abbandonata la lettura a un certo punto de “La lebbra”.
    Adesso ha un editore e nel mese di ottobre, come hai visto, sarà un libro vero e proprio, in formato cartaceo e anche come ebook.

    Ho rivisto e riletto “La lebbra” almeno 20 volte.
    Ho fatto un lavoro non da poco, mettendo a posto lo stile e rendendo la forma e il contenuto ancora più belli.
    E’ un romanzo esplosivo à la Boris Vian. E poi l’immagine di copertina è un’Opera di Chatterly, che con grandissima gentilezza
    e disponibilità mi ha omaggiato del suo Lavoro.

    E’ un libro bello in ogni senso, anche dal punto di vista grafico: la copertina sembra una locandina di un film. Perfetta.

    Se lo vorrai leggere, e io spero di sì, saprai che fine hanno fatto Martino e Aidha, e quindi anche la loro storia d’amore.

    ♥ Buongiorno, Dottoressa Agnellino ♥

    orsetto

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