Il mio Pinocchio
di Iannozzi Giuseppe

Thinking by Chatterly
Thinking è Opera di Valeria Chatterly Rosenkeruz
promo culturale
L’ultimo segreto di Nietzsche
(Il ritorno del filosofo a Torino)
nelle librerie Feltrinelli a soli € 11,05
L’ultimo segreto di Nietzsche (Il ritorno del filosofo a Torino)
Beppe Iannozzi – Cicorivolta edizioni
ISBN 978-88- 97424-77-2 – pagine: 230 – prezzo: € 13,00
Leggi su Cicorivolta edizioni dei brani estratti dal romanzo
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TIFFANY
per l’eleganza di Audrey Hepburn
a Valeria Chatterly Rosenkeruz
che l’ha ispirata
La mela sull’albero, davvero.
E’ tutto per me questo autunno.
E’ che sto perdendo la cognizione del tempo.
O solo sto abbandonando le foglie.
Ci vorrebbero tutti come Yul Brynner:
una corda al collo e una sempre una di ricambio.
L’ultima dei Romanov. Ci credi davvero?
Giovane per sempre, non funziona così.
L’uomo sulla Luna, dico dal vero al falso:
i piedi calciano le foglie. Tutto questo,
tutto questo è difficile. In chi credi credi.
Vietato ai minori di diciotto anni, vita vietata.
L’ultimo assassinio. Ci credi. Dico davvero?
Petrolio. Mai sei come sei. In chi credi credi.
Interpreto Freud e l’eleganza, colazione da Tiffany,
il segno dell’eleganza, la morte annodata al colon.
Resisti: in chi credi credi. E’ davvero. Dico dal vero
al falso. Non si finisce mai d’imparare. Sul serio,
un cameo, Always. Giovane per sempre, giovane:
ma non funziona proprio così. In chi credi credi.
Ci vorrebbero tutti come una corda in attesa:
matrimonio, vita vietata, l’ultima e l’ultimo.
O le foglie che sto abbandonando.
Prendo il tè, Quelle due, alle due. Perdendo il tempo.
Abbandonando le foglie. La mela sull’albero, davvero.
Adamo ed Eva, è tutto per me questo autunno.
E’ tutto per me. Dico dal vero al falso.
E’ tutto per me. In chi credi credi.
Ma sempre, sempre colazione da Tiffany.
BONJOUR TRISTESSE
alla memoria di Françoise Sagan
ho ricevuto la tua lettera di addio
dieci papaveri rossi e la chiave di violino
ho preso il mio, il resto è tornato, è tornato
a essere bianca colomba, libera
di cercare un dio
bonjour tristesse!
c’è odore di caffè nell’aria, c’è odore di posa
quante stelle in cielo!
questa notte c’è voglia di dar corpo alla follia
quanti sogni repressi!
questa notte c’è necessità di far fuori la poesia
sigarette e whisky
questa notte proveremo il sessantanove
questa notte prenderemo il toro per le corna
proveremo l’effetto che fa
non mi dire che non si può fare, non dire un no
ho ricevuto la tua lettera di addio
e lo sai che un dio non ho
ho preso il mio, il resto è tornato, è tornato
a essere un mattino di tristezza e un buongiorno!
IL MIO PINOCCHIO
conosci il mio nome, così poco di me
non dovresti fidarti delle apparenze
romeo e giulietta hanno fatto la loro parte
ma oggi non è proprio così che si impara l’arte
non è così che il bello e il brutto si mettono da parte
per caso sei inciampata nel richiamo delle mie mani
all’inizio fu facile sbattere le porte della casa e farla vuota
tutte le grandi storie sono (il veleno ci dà vita)
in casa c’era sempre il tuo profumo e il tuo collo bianco
alla fine fu facile abbandonarmi al velluto della tua pelle
tutte le grandi passioni sono (il balsamo è giro di vite)
il tappeto ha avvolto i nostri corpi
adesso è steso battuto come un pugile sconfitto
conosci il mio nome, così poco di me
non dovresti dirmi troppo di te dopo l’amore
il pinocchio che mi hai regalato tutto legato
adesso è a terra ma dice sempre una bugia
conosco il mio nome, conosco l’odore del sudore
non avrei dovuto metter sul piatto la nostra canzone
conosci il mio nome, e tutto quello che sa fare
conosci il mio pinocchio, e tutto quello che sa mentire
ma non avresti dovuto legarti al mio corpo così in fretta
conosci così troppo poco di me, ma il veleno ci dà vita
conosci così troppo poco di me, ma il balsamo è giro di vite
romeo e giulietta hanno fatto la loro parte per noi, per noi
ma oggi non è proprio così che si impara l’arte
non è così che il bello e il brutto si mettono da parte
anche se conosci il mio nome, anche se sai il mio pinocchio
ROSSO VINO
Dici che… dopo che il mondo sarà finito,
ci sarà ancora posto per il nostro pianto;
e non fatico a crederti… il tramonto
ha già affogato il tuo viso nel suo rosso
e in quello del mio ultimo vino bevuto.
PERFETTA
adesso ti voglio, ti voglio perfetta e bionda
come uno scherzo maturato sul pollice di dio
adesso ti voglio, ti voglio tutta insaponata
con tutta l’impetuosità della schiuma e dei sali
adesso ti voglio per amarti come se fossi la prima
adesso ti voglio sesso, adesso ti voglio sottomessa
adesso ti voglio spogliata dell’asciugamano
adesso ti voglio nella mia estrema voglia di mano
adesso ti voglio in primo piano
adesso sotto, adesso sesso, adesso sopra
ma vergine come maria
perché ho fame di un agnellino
adesso, sì proprio adesso come creta da plasmare
adesso, sì proprio adesso come carne da amare
adesso
ti voglio per riempire il vuoto della costola d’adamo
come uno scherzo maturato sul pollice di dio
RIFLETTERE E SCOMMETTERE
Dovrei riflettere seriamente, come mai ho fatto.
O prendere in mano il taglio dello specchio infranto.
Dovrei scommettere fortuna, come mai ho sognato.
O regalare a pieni mani la vita al sapere d’una zingara.
DISTRAZIONE
Al capo mozzato,
tu non dar riguardo ingozzato,
ma solo una distrazione sgozzata
– un finto sorriso perfetto!
UN PICCIONE
Ed io,
Principe,
acqua nelle vene,
pensavo d’esser il primo
come un ingenuo piccione
che le metropoli sorvola,
ma solo per esser preso
presto sotto.
Ah, la macchina
della burocrazia!
Quale mostro ti fece
così crudele?
La pioggia, la pioggia
che lava via il mio sangue
distribuito sull’asfalto.
APPARENZA E REALTA’
Posso solo credere nell’Apparenza come dimostrazione della Realtà, e neanche troppo! Ma non ho tema dell’ombra che da sempre un po’ mi perseguita e un po’ mi precede.