Come un mocassino l’assassino
Poesie in rivolta
di Iannozzi Giuseppe

Jim and Pam
L’ultimo segreto di Nietzsche
(Il ritorno del filosofo a Torino)
nelle librerie Feltrinelli a soli € 11,05
L’ultimo segreto di Nietzsche (Il ritorno del filosofo a Torino)
Beppe Iannozzi – Cicorivolta edizioni
ISBN 978-88- 97424-77-2 – pagine: 230 – prezzo: € 13,00
INVERNO
sì, qualcuno credeva in te
com’è che ti sei venduto?
in un girotondo di convenienze
ora vendi il giorno e la notte
e a tutti vai dicendo
che è stato facile inciampare
alzare lo sguardo e andare avanti
ma l’inverno ti gela il culo
come ti sei venduto
A MIO MODO
A mio modo
ci ho provato
a essere libero
A mio modo
ci ho provato
a cantare
A mio modo, sempre
a mio modo
E se mi sono perso
non datemi colpa
perché ho solo seguito
la mia vita prima
che potesse dirsi finita
J. J. J.
Come un mocassino
ogni assassino:
quale la tua parte
questa notte
prima che il sipario
si alzi ancora una volta
e sia la luce… quale?
Quale vita
in punta di piedi?
a portata di mano?
Come una confessione
ogni attore:
domani
tutti avremo il nostro spazio,
due metri per due, e una croce
o un bel niente
che ci possa al mondo
ricordare
coi nostri sogni di delitti.
Così leggiamo Shakespeare
e dimentichiamoci dentro alla sua ombra,
perché così è
Jimi Hendrix Janis Joplin Jim Morrison,
perché così è
domandarsi oggi
se essere o non essere.
AMOR MIO BELLO
Che te ne farai di Te,
Amor mio bello,
ora che di Te solo
un ritornello, quello
solito abusato scassinato?
Che te ne farai di Te,
Amor mio bello,
ora che di Te solo
la bellezza
che non ricordo?
Non lo so io.
Ma sono qui,
sono ancora bello,
sono ancora tormento
e canto, e canto
– libero prigioniero –
come un fringuello.
Non lo so io.
Ma sono qui,
ancora mi faccio abbindolare,
ancora prendo il volo,
ancora rischio un tenero
inesorabile cadere
e canto, e canto
– libero prigioniero –
fra l’incudine e il martello.
JANIS
Pensavo a una traccia,
a una puntina su un disco
graffiato,
pensavo a una voce roca
sensuale
Pensavo alla vita,
a come è facile
farla finita
quando si dice
“questa
è l’ultima volta!”
GENTILE
Amor mio
che domani partirai,
il cuore ti vorrei raccomandare:
è delicato, non è facile, ma facile
a consumarsi,
così sol ti chiedo
di trattarlo con mano gentile,
d’accordargli ogni tanto
un tuo battito, un soffio di vita
ROSA SPOGLIATA
Rosa spogliata
delle foglie,
e delle spine tutte
Rosa rossa
dal fuoco della passione
ammantata
Si prende il tuo vestito
scucito
per un momento
d’amore, di dolore
Si prende il tuo sapore
in bocca
prima che sia l’ora
d’un bocca a bocca
LA BARBA DI DIO
Col cappio al collo viviamo,
il nodo alla cravatta tentiamo
pensandoci belli
scoprendoci borghesi
come la mano di dio
che al mattino scava pulci
nella barba arruffata
GIOCO AMPUTATO
Ho il braccio scucito
Il tavolo verde è un prato
e i miei occhi sono biglie
che giocano la ventura,
mentre mi sorride il sorriso
d’una donna per una nuova
avventura
Dovrei puntare tutto sul rosso,
dovrei restare attaccato alla sua gonna
prima che abbia tempo d’accorgersi
che sono un baro pure io
Lei mi abbraccia, mi avvolge
nel suo vestito rosso
E cerco io le sue labbra:
sono solo un uomo assetato
di gioco
Dio m’ha assistito
quando ho mentito,
quando ho detto
al mondo d’esser sano,
un uomo tutto d’un pezzo
Ho sognato un uomo amputato
che mi sorrideva strano,
che aveva la mia faccia:
non sanguinava
né gli faceva male il braccio
che più non aveva
Solo quello ancora a giocare
un’altra mano
non gli dava un attimo di pace
Dio m’ha amato
quando ho mentito,
quando ho bestemmiato
il mondo intero
IL TUO STILETTO
Il tuo stiletto di ghiaccio affonda
nel profondo del mio cuore
e di tutto il resto non ti curare,
si scioglierà o in te m’ucciderà
IL GIOCO
Il gioco è aperto
Bisogna puntare
sugli occhi di Paul Newman
o dimenticare quelli di dio
poeta lo penserò non lo scriverò contento? sono splendide quasi difficile scegliere non ti chiederò se sai qual’è la mia preferita perchè ultimamente non mi comprendi più 😉 Janis.
Buongiorno Beppaccio
cinzia
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Okay, pensalo. 😉 Ma non me lo scrivere.
E’ difficile anche per me, dopo la dovuta revisione sono venute davvero molto bene, quasi delle preghiere. 😉
Ci provo a indovinare, “Janis”. Non è che non ti capisca più, è che oggi sono più bravo di ieri per cui qualcosa di buono l’azzecco anche io in poesia. 😉
Buondì, Mamma Orsa. E bacio bacio
beppe
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