di pelle, di unghie
di Iannozzi Giuseppe
L’ultimo segreto di Nietzsche
(Il ritorno del filosofo a Torino)
nelle librerie Feltrinelli a soli € 11,05

L’ultimo segreto
L’ultimo segreto di Nietzsche (Il ritorno del filosofo a Torino)
Beppe Iannozzi – Cicorivolta edizioni
ISBN 978-88- 97424-77-2 – pagine: 230 – prezzo: € 13,00
Alla vita la vita
Dovrei metter ordine
nella mia vita,
guardare avanti,
o indietro,
tirare un sasso
nell’acqua
ma che sia piatto
perché
mi restituisca almeno
sette rimbalzi.
Dovrei metter ordine
al fiume
e alla sua impetuosità
uguale a quella del sangue;
o come Tom Sawyer fare
una pernacchia
o una rivoluzione
che sia eco da qui
al Domani.
Dovrei far piazza pulita,
usare un po’ di tatto,
stare anche attento
al fatto del giorno
e al cazzo in culo il giorno dopo,
perché non si viene inculati mai
abbastanza.
Dovrei cospargermi il capo di cenere,
accettare la sconfitta e dirla leggera,
e poi seguire la pista come una volpe
o come un lupo,
e pensare che c’è Narciso
e che c’è Boccadoro,
e che avevano ragione
entrambi.
Ma si è sempre un po’
sotto la ruota,
anche se continuiamo
ad allacciarci le scarpe
e a ricordare papà
che ci insegnava come.
Inculiamo
la Vita
prima che
la vita giochi noi.
Inculiamocela
e pensiamola
a nostra immagine
e somiglianza;
e diamo via il vecchio,
e prendiamo il nuovo;
e ricordiamoci che,
che abbiamo radici
e che nessuno potrà cancellarle.
Occupiamo
un Dove qualunque,
e poi ridiamo
della nostra bellezza,
quella che sa
il nostro corpo
che è spazio,
che è tempo.
Non ci serve altro!
Non ci serve altro,
anche se l’immagine sgrana
davanti ai nostri occhi
e il film della vita lo inquisisce
l’occhio di Lynch o di Kubrick.
Siamo così,
come un doppio sogno
o come lolita,
ma forse è più vero che,
che siamo solo noi.
Ed è bello così,
eterni cavalieri e principesse
alla Corte di Re Artù.
Sei bella, sì, così bella
quando imbarazzi
la vita.
Non credere
Non credere di offrirmi Paradisi
o Inferni
che non abbia già esplorato
Conosco le smanie della carne
e ancor meglio quelle dell’anima
Conosco il vizio e la sua natura
e so che hai seppellito la carne,
e so che hai preferito la plastica
Non credere di essere Libertà
o Schiavitù
che non abbia già sperimentato
Non credere di darmi Necessità
o Convenienza
So tutto, tutto come un moscone
su un pesce morto, su una merda
e su un fiore
Unghie
Prima che sia la Morte
mi lascio crescere le unghie
per amare et odiare meglio
E continueranno ad allungarsi
quando la vita nella tomba
20
E i tuoi vent’anni
andati
nella confusione
dei tuoi tanti amanti
e nei loro canti.
E non sapere
chi è amore.
Graffio
Non furono malvagie le intenzioni,
solo le convinzioni. E mi graffiasti.
Come sempre
Come un assassino,
oggi a farti i conti
è il destino.
Come un vestito
lo indosserai;
ti dirai insoddisfatta,
come sempre del resto.
Colpa e Fede
dio non creò gli Uomini,
ma gli Uomini crearono dio
perché avevano bisogno
d’una Fede
che potesse raccogliere
l’umana Colpa,
i graffi e la pelle lacerata.
Sesso non più in fallo
Vuoi dire che è finito
il tempo dell’astinenza;
vuoi dire che adesso
finalmente me la smolli?
Dio, che bello, che bello
Finalmente non più in fallo
Non ne potevo più
Stavo morendo in eterno
senza il tuo corpo caldo
addosso al mio sesso
Ero così disperato
che non mangiavo più
neanche un sol chicco
di riso
Mi hai riportato alla vita
Ma ora lascia che entri
nel tuo biondo letto
Poi domattina casomai
ci penseremo ai figli
e al resto, se ci sarà
Per il momento
viviamo appieno l’avventura
Origami
Voglio ricoprirti di cioccolata bollente
per sentir meglio i tuoi sospiri
e i dolori che vanti per orgasmi
nelle ore buche senza le autoreggenti
Il dì si è infiltrato di soppiatto a Sodoma
E io scarto le tue promesse di origami
per leggerci dentro il futuro delle tue mani
sul mio corpo nudo
per questa relazione sul trampolino
Stasera il morto a galla sarà il primo piatto a letto
Tutto di te
Se ti spogli,
dammi l’anima
Se ti metti a nudo,
dammi sesso
Se entri
nel mio letto,
dammi amore
vaginale e anale
Non darmi mai
la bianchezza
delle bugie
– delle paure
è strana la sensazione che lasciano queste poesie. almeno a me una rassegnazione che tale non è..
buongiorno beppaccio
cinzia
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apertura e chiusura, adoro.
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Non sono di piena rassegnazione, sono invece all’insegna d’un esistenzialismo à la Camus.
Buondì
beppe
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Bene, la prima e l’ultima, secondo il tuo gusto, sono buone, è già abbastanza, non chiedo di più-
Un bacione
beppe
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anche le altre, ma quelle due, eh. assai.
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Sì, lo avevo capito, carissima ‘Cabra. ♥ ♥ ♥
Non sono Leonard Cohen purtroppo. Ma forse un giorno scriverò delle poesie migliori. E se così non sarà, allora non ne scriverò più, perché è inutile scrivere se non si è almeno almeno un po’ vicini alla perfezione dell’anima.
bacione
beppe
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sei tu, e va benissimo così!!!
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ho scritto che tale non è
cinzia
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😉
bacione
beppe
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Grazie infinite, cara Tiziana.
Bacione
beppe
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