Gian Ruggero Manzoni su Angeli caduti di Beppe Iannozzi (Cicorivolta edizioni)

Gian Ruggero Manzoni su
Angeli caduti di Beppe Iannozzi

http://www.cicorivoltaedizioni.com/cicorivoltaedizioni_ANGELI_CADUTI.htm

angeli_caduti_giuseppe-iannozziCaro Beppe i tuoi ANGELI CADUTI mi è piaciuto. L’ho giusto finito ora. Il filo conduttore c’è, idem “l’idea”, quindi la tensione, poi i dialoghi ci sono, ma, soprattutto, hai la capacità di creare “medaglioni” di ordine umano-psicologico (in quelle tue proiezioni sempre in un oltre spazio-temporale) che collocano l’insieme in un metatempo e metaspazio che “apre” di continuo. Grazie della lettura e grazie per l’incisività. Un saluto di stima.

Gian Ruggero Manzoni
scrittore, poeta, pittore, attore e critico d’arte italiano

A titolo di complemento aggiungo questa nota di Gian Ruggero Manzoni che conservo con grande cura, nel cuore e nella mente…:

Inutile dire il contrario: Iannozzi c’è!. Quando entrai nel mondo dei blog… penso inizio 2003… il primo che incontrai fu Giuseppe e il suo King Lear, non gli sbandierati dalla stampa NI, Mozzielucubrazionidiari&c., Mazzuccatosexygossipchic, etc., ma Iannozzi, e i suoi 2 o 3 spazi, perché Iannozzi era già ovunque, e fu lui ad aprirmi la porta, a salutarmi, a indicarmi dove la reception, e fu molto gentile, e mi consigliò, anche, il menù proposto dalla casa, e si dimostrò molto attento, nonché disponibile ad aiutarmi, qualora avessi avuto inciampi di tipo tecnico-telematico… seppure, come subito notai, egli avesse il profilo quel tanto ‘luciferino e quell’aura tra il dark, il gothic, il noir e l’esistenzialismo settantasettino che, di primo acchito, lasciavano e lasciano un po’ perplessi. Poi incontrai Fabio Ciofi (ora latitante, e mi dispiace, perché anche lui persona di slancio) che con Iannozzi curava King (correggimi se sbaglio, Giuseppe).

Beh, in questi ormai 4 anni, dalle pagine di Iannozzi sono passati un po’ tutti, nel senso migliore del termine, e mai ha chiesto alcunché in cambio, ha comunicato, dato notizie, informato su ciò che il mondo letterario, in rete e fuori, proponeva, ha spinto l’acquisto di libri, ha recensito, ha dato vita a molti tam tam a fini umanitari. Ha intervistato. Ha pubblicizzato eventi altrui. Ha sempre linkato tutti (ovviamente chi per lui quel tanto meritevole o ’strano’… meglio dire: bizzarro). Così come l’ho trovato nei blog più dispersi, nelle anse più nascoste delle piattaforme ‘galattiche’ più remote (o disertate), oppure sostenere, nei momenti difficili, i blogger che volevano chiudere bottega e saluti a mammeta. Ebbene Iannozzi c’era e c’è. Educato, ‘filone’ con le donne, morigerato nel commentare, a volte anche simpatico e dalla battuta pronta, mai è stato estromesso, ridicolizzato, mai se l’è presa se punzecchiato, mai è venuto meno ad alcuna norma moral-virtuale regolante questo luogo deregolamentato, al contrario dei più, me compreso, che se ne sono sempre fatti un baffo della netiquette e hanno vomitato e defecato, su questo o quello, se quel giorno a loro girava così, oppure hanno innalzato ciofeche a livelli galattici, se sempre a loro tirava in quel modo. Iannozzi no… Iannozzi ha avuto sempre un volo costante… ovviamente con alti e bassi pure lui… ma quantificabili in turbolenze di non oltre 300 metri di sbalzo, che su 10.000 son poco cosa. Mai si è tuffato nella bagarre, mai l’ha fomentata, mai ha colpito a tradimento o scalciato chi, ferito, nella polvere arrancava… mai si è permesso di assestare un colpo di grazia, come ho visto fare a tantissimi altri, soprattutto dall’anonimato. Iannozzi è stato sempre elegante nel porsi. Qualche volta si è incartato (ma a chi non è successo?) oppure l’ha sparata quel tanto fuori dal vaso (criticamente parlando), ma mai una cattiveria, mai uno sgarro, mai uno sgarbo. Questa la sua cifra. Questi, probabilmente, la sua educazione e il suo carattere.

E che altro si potrebbe chiedere ad un uomo che ha fatto della Rete cucina, tinello, camera da letto, bagno e sgabuzzino?

Potrei aggiungere altro, ma andrebbe ancor più nel letterario deamicisiano. Lascio a voi il continuare… e non usate queste mie parole per andare sulle goliardate come siete soliti fare, mi raccomando… (ma inutile dirvelo… tutto verrà girato e rigirato, smontato e rimontato per farne un Carnevale)… l’argomento Iannox è sempre piacevolmente esaltante.”


Gian Ruggero Manzoni

Gian Ruggero Manzoni

Gian Ruggero Manzoni è nato nel 1957 a San Lorenzo di Lugo (RA), dove tuttora risiede. Poeta, narratore, pittore, teorico d’arte, drammaturgo, frequentato il Liceo Classico a Lugo di Romagna, nel 1975 si iscrive al DAMS di Bologna indirizzo Spettacolo poi Arte. Suoi maestri sono stati Gianni Celati e Umberto Eco. [ … ]

Qui la biografia completa di Gian Ruggero Manzoni

Frequentato il Liceo Classico a Lugo di Romagna, nel 1975, assieme all’amico Pier Vittorio Tondelli, si iscrive al DAMS di Bologna indirizzo Spettacolo poi Arte. Suoi maestri sono stati Gianni Celati e Umberto Eco. Fin da giovanissimo Gian Ruggero Manzoni s’interessa di ebraismo, storia delle religioni, filosofia, esoterismo. Soggiorna per lunghi periodi in Belgio, in Francia e in Germania, dove frequenta gli ambienti artistici.

Nel 1982 e nel 1983 è redattore della rivista Cervo Volante di Roma, diretta da Achille Bonito Oliva ed Edoardo Sanguineti. Frequenta, a Venezia, le lezioni del filosofo Emanuele Severino e a Bologna del filosofo Enzo Melandri. Sempre in quegli anni partecipa come assistente a due corsi di pittura, in Germania, tenuti da Georg Baselitz. Insegna Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino dal 1990 al 1996, quindi, lasciata la cattedra, come contrattista, presta docenza presso Accademie e Università italiane e straniere. […]

Su Wikipedia la voce integrale dedicata a Gian Ruggero Manzoni: http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Ruggero_Manzoni

La pagina su Facebook di Gian Ruggero Manzoni: http://www.facebook.com/gianruggeromanzoni

Angeli caduti ! Beppe Iannozzi ! Cicorivolta edizioni ! Rassegna stampaLa presente recensione di Gian Ruggero Manzoni è stato inserita, come promesso anzitempo, nella pagina dedicata alla Rassegna stampa di Angeli caduti.


angeli_caduti_giuseppe-iannozziAngeli caduti
Beppe Iannozzi
Cicorivolta edizioni
ISBN 978-88- 97424-56-7
pagine: 230
© 2012
prezzo: € 13,00

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Per i residenti in Torino e provincia: da venerdì 17 agosto potrete trovare Angeli Caduti di Beppe Iannozzi presso le librerie Feltrinelli (senza bisogno di ordinarlo):

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Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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12 risposte a Gian Ruggero Manzoni su Angeli caduti di Beppe Iannozzi (Cicorivolta edizioni)

  1. romanticavany ha detto:

    Applauso a Gian Ruggero Manzoni.
    C’è poco da dire, tu sai scrivere bene…sai dipingere i pensieri per parlare ai nostri occhi.
    Bravo King.

    ♥ vany

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  2. chiara ha detto:

    La nota biografica del recensore è più lunga della “recensione”. Incredibile.

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  3. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Del critico d’arte etc. etc., cara Chiara. Ho così voluto io, ovvero d’indicare chi è Gian Ruggero Manzoni.

    Nella recensione di Gian Ruggero Manzoni c’è sostanza, sostanza firmata da uno dei più grandi intellettuali del nostro tempo ed io ne sono commosso e felice, perché davvero non credevo che Gian Ruggero sprecasse anche una sola parola per me, ragion per cui lo ringrazio ancora qui, dal più profondo del cuore, con grande stima e amicizia per le sue bellissime parole sul mio lavoro.

    beppe

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  4. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Decisamente sì, un grande applauso a Gian Ruggero Manzoni che, da grande artista e intellettuale qual è, ha carpito con immediata lucidezza la quiddità di quello che è il mio lavoro, Angeli caduti.

    Io racconto storie, scrivo storie, con il mio stile: Gian Ruggero Manzoni, Gordiano Lupi, Ninni Raimondi, Giovanna Amoroso… ete. etc. hanno compreso quelli che sono i miei intenti letterari, ben lontani dai cliché cui ci ha abituato la moderna narrativa seriale. E’ per me questo un riconoscimento non da poco.

    Dolci sogni, Ciliegina VaNY ♥ ♥ ♥

    orsetto di VaNY

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  5. orofiorentino ha detto:

    Meriti alla grande questi commenti così importanti. Hai ragione ad esserne fiero:
    BRAVISSIMO BEPPE
    Un bacio
    Giovanna

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  6. Ninni Raimondi ha detto:

    … e perché quando si recensisce “IANNOX“, le parole dovrebbero essere sprecate?
    Leggevo, poc’anzi, sul “quaderno delle calunnie” le bordate degli augusti critici, romanzieri d’accatto e letterati del sabato sera.
    Il tuo essere “Signore”, travalica qualsiasi recensione.
    Acquistare un tuo libro è un must.

    Essere recensito da Gian Ruggero Manzoni ti consegna, su un cuscino d’argento, la nomination per il prossimo Premio Strega (per piacere, Beppe, mettiti di buzzo buono e fà crollare la mafia della Mondadori, ormai non diverte più).

    Per concludere (chiedo perdono per questa prolissità) una biografia più lunga della recensione, dedicata ad un Autore come te, è proprio quella garanzia di autorevolezza, proprietà ed onestà intellettuale.

    Un po’ come il Maestro Andy Wharol che, rivolgendosi al grande Maestro Ugo Nespolo (che vive e lavora nella Tua splendida Torino e anche lui con una biografia così …) praticamente imberbe, disse osservando i primi lavori: “This man is a really great: he has captured the world that has captured me!“.

    Eccome se aveva ragione.
    Ottima serata.

    Ninni Raimondi

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  7. cinzia stregaccia ha detto:

    orgogliosa e un pò commossa …chissà se capisci.
    ciao
    cinzia

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  8. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Sì, capisco, Mamma Orsa. ♥ ♥ ♥

    Bacione grande

    beppaccio

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  9. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    GRAZIE INFINITE, ISA CHE SEI BELLA.

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  10. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Carissimo Lord Ninni,

    le calunnie degli augusti critici son per loro disdoro e sono la mia memoria che non si lascia affogare in un bicchier d’acqua.

    Credo semplicemente d’aver scritto un buon libro, con un fil rouge non convenzionale, al di là degli stereotipi che purtroppo invadono le nostre lettere, patrie non so dire più quanto, giacché siamo invasi da scuole di scrittura creativa che hanno la pretesa di vendere il talento. Ma il talento uno ce l’ha o non ce l’ha; e con questo non intendo affatto dire che io ce l’ho, ma perlomeno so di non voler diventare uno dei tanti prodotti seriali dell’editoria usa e getta. Mi auguro che quello che oggi scrivo possa resistere, che possa diventare anche un qualcosa per il domani e non semplicemente una cosa per il momento storico della moda.

    Non è solo la Mondadori che oramai ci propone librettini seriali, scritti alla boia d’un giuda, tutti perfettamente uguali e nei contenuti e nello stile: credo bene che una certa editoria, anche quella che ieri era forte, oggi fatica a decollare e a trovare consensi da parte di lettori e critici: checché se ne dica, teste pensanti ce ne sono ancora e queste non hanno più voglia d’esser prese per i fondelli. E ad esser sincero, oggi come oggi, il Premio Strega che valore ha? Lo abbiamo visto con l’ultimo premio, andato a Piperno: non lo ha aiutato neanche nelle vendite.

    Senza volerlo, caro Lord Ninni, hai citato Andy Warthol – Artista tra i miei preferiti, da sempre – e che guarda caso è presente proprio in Angeli caduti.
    Gian Ruggero Manzoni è un intellettuale e un artista coi controcazzi: le sue più che generose parole sono state spese con piena onestà, perché Gian Ruggero se parla parla guardandoti dritto negli occhi e non concede a nessuno, proprio a nessuno, un virgola né una mezza virgola se questi non la merita. Sono molto fiero delle parole di Gian Ruggero Manzoni, perché mai più immaginavo di riuscire a stuzzicare la sua intelligenza con il mio lavoro.

    Carissimo Lord Ninni, ringraziandoti ti auguro una serena serata, con tanta amicizia e stima, quelle che tu ben sai.

    beppe

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