Testamento contro XXXIII
di iannozzi giuseppe aka king lear
XXXIII.
Così ora so chi sincero e chi no, chi nell’invidia s’è pasciuto stringendomi forte la mano, fra sé e sé pensando “tanto è un coglione… per il tornaconto mio val però la pena di spremerlo per un po’”.
Gran numero davvero di persone così superficiali, tutte intimamente illuse ch’io nulla sospettassi, quando pure i sassi a me pari avevan già sul momento compreso quanto forte la bile a ingrassargli il fegato.
Seppur di Folle il mio Nome, niente ignoravo, come da tempo immemore vero è che anche i muri hanno occhi e orecchi.
Adesso che scoperte ho le mie carte una a una, adesso che faccia adotterete mai per farvi a me incontro?
quella di sempre. non hanno alcun pudore.
cinzia
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Esatto, quella di sempre. Ma io so. 😉
beppe
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