Confessioni di un maniaco in Rete | di Iannozzi Giuseppe

Confessioni di un
maniaco in Rete

di Iannozzi Giuseppe

Beppe Iannozzi

Beppe Iannozzi

Da tempo si rincorrono voci che Iannozzi Giuseppe sarebbe soltanto un vecchio bavoso. Non è vero, non del tutto comunque. Sono vecchio sì, ma non bavoso.
Negli ultimi tempi le chiacchiere su chi io sia realmente sono diventate troppo insistenti, ragion per cui ho deciso di mostrarmi per quel che sono in realtà, un signore di settanta e passa anni, ex Professore, ex ricercatore presso la Columbia University, e tante altre cose che credo non facciano più la differenza a questo punto.

Negli ultimi anni della mia virilità la mia compagna di (dis)avventure è stata Vany: ci trasferimmo in Canada nel 1995, poi, dopo alcuni problemi legati alla mia prostrata, ci siamo lasciati ma da buoni amici. Lei si è rifatta una vita e la so felice, e di questo ringrazio il Cielo. Io, invece, oggi conduco una vita solitaria. Dispongo di molte notti insonni e di tanti giorni che non so come occupare. Qualcuno ha detto che sono un “maniaco in Rete”: ha ragione, in parte però, perché oramai la Rete è diventata la mia unica valvola di sfogo, l’unico mio contatto con l’umanità, ma non sono un maniaco. Da tanti e tanti anni ho purtroppo perso qualsiasi accenno di seppur minima virilità. In pratica non mi tira più. Il mio pipino è morto, del tutto insensibile alla muliebre beltà. Occupo gli ultimi anni della mia solitaria esistenza scrivendo e svuotando il catetere. E di tanto in tanto, anche se il dottore me l’ha sconsigliato, mi accendo una sigaretta da poco. Vivo in povertà, tra cumuli di libri e ricordi. La mia sola luce è una lampadina da sessanta candele, di più le mie tasche non si possono davvero permettere. In gioventù qualche soldo ce l’ho avuto, ma subito l’ho fatto fuori tra mance e regalie.

La mia ultima fatica è ANGELI CADUTI, un libro che scrissi tanti anni or sono, quando ancora la giovinezza mi sorrideva illudendomi d’esser immortale. E’ stato un duro lavoro riprendere oggi in mano i personaggi che hanno accompagnato l’età mia bella. Dopo aver rivisto da capo a piedi il lavoro, dopo aver apportato le dovute correzioni, dopo aver tagliato e aggiunto virgole e punti, articoli determinativi e indeterminativi, locuzioni e anacoluti, ho pianto… non so però dire perché. Ho pianto svuotando le aride mie cataratte, come tutti i vecchi.

Non volevo prendere per i fondelli nessuno. Ho solo pensato che attribuirmi un’età più o meno giovanile potesse, in qualche modo, contribuire a essere accettato – con maggior facilità – da una società prevalentemente di giovani. Non c’è mai stata malignità alcuna da parte mia. Posso solo sperare che mi crediate.

Se oggi vengo allo scoperto è perché, come accennavo, troppe voci confermano che sono un anziano signore, quindi prima che sia qualcun altro a farlo, bene, preferisco confessare la verità senza l’ausilio di stupidi gossippari.

Vany Corallo

Vany Corallo

La mia amica Vany, con la quale tanti anni belli abbiamo trascorso insieme, se lo vorrà, vi potrà confermare la mia vera identità… quella di un signore settantenne, di un gentiluomo in ogni caso.

Dopo questa confessione, voglio sperare che continuerete a seguirmi, anche se non più come un tempo, con quell’amore e quella fanatica dedizione che sino a ieri mi avete dimostrato.

sempre vostro Beppe Iannozzi

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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15 risposte a Confessioni di un maniaco in Rete | di Iannozzi Giuseppe

  1. annamaria49 ha detto:

    Ma che bella confessione, mi sono divertita e ho sorriso. Hai presente quel sorriso in cui gli occhi brillano e s’inarcano le sopracciglia, beh così! Ma non ho creduto ad una sola parola: hai montato su questo post, che è davvero molto ironico e accattivante, per la voglia di scrivere, quella passione che ti fa girar la fantasia in maniera egregia. Tu saresti un settantenne che nel ’95 era con Vany, ma dai, la cara agnellino diciassette anni fa era una solo bimba.
    Buon weekend, Beppe, ricordati delle pilloline della pressione, del diabete, poi che altro, chissà?

    un abbraccio
    annamaria

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  2. orofiorentino ha detto:

    Vero o falso….per me sei sempre BEPPE, unico e insostituibile amico che scrive magicamente e commenta con la giusta capacità.
    Ciao, io sono una vecchia befana ma sul serio.
    Notte

    Giovanna

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  3. romanticavany ha detto:

    Come sempre sai scoprire il tuo potenziale nascosto e lo fai fruttare.
    Parole,parole, si direi che sei quasi in vetta alla popolarità e sarai famoso.
    Il tuo successo sta nel talento …ma attento a non diventare troppo popolare e neppure ossessivo con la tua tenacia e caparbietà,hai lavorato sodo, continua a farlo, lotta sempre correttamente; non scendere mai a compromessi, mantieni sempre la tua integrità, non lasciare che il successo inaridisca la tua sensibilità e renda sterile il tuo pipino.
    Si sei vecchio a volte, a volte no, ma cosa vuoi tu sapere dei veri vecchi delle loro ansie e timori; lo so sai improvvisare, ma questo non vuol dire vivere l’età che non hai.
    Buon Weekend.Sto partendo per Loreto,oggi visiterò oltre la Madonnina anche la casa di Giovanni Pascoli tornerò al sabato del Villaggio, vedrò il colle infinito, e la torre del passero solitario.
    A presto. Buon Weekend
    ♥ vany

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  4. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Forse hai ragione tu.

    Felice weekend.

    orsetto beppe

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  5. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Ma io non mi par d’aver specificato… è sì vero che al tempo Vany era ancora agnellina da latte… ed infatti era con me in qualità di figlia e null’altro. Poi s’è fatta grande, io mi sono fatto brutto e vecchio, e l’agnellina mia diletta ha deciso d’andare per altri campi, in cerca di più teneri e gialli fiori.

    Di tanto in tanto, l’agnellina mi manda persino una cartolina elettronica e non ti dico che fatica che è per me che con la tecnologia non c’ho proprio il bernoccolo. 😉

    Un abbraccio a te e buona serata

    beppe

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  6. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Non mi dire, cara Giovanna, che credi sul serio a questa buffonata? 😀

    Io invece sono un befano più vecchio del D’Annunzio. 😉

    bacio e buona serata

    beppe

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  7. orofiorentino ha detto:

    Ma dai….mi prendi proprio per un salame? Veramente io credevo che tu fossi più vecchio di Noè !!!
    Ma quanto mi piace quando scrivi in quel modo…sei fortissimo.
    Buon sabato sera, follie in vista?

    Bacio Giovanna 🙂

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  8. romanticavany ha detto:

    opssssss, si vede che dormivo stamani, ho visitato la casa e l’infinito di Giacomo leopardi
    Ciao Buonanotte
    Buonanotte!!
    ♥vany

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  9. cinzia stregaccia ha detto:

    divertente…ma sai cosa penso in ogni cosa che si scrive un fondo di verità c’è sempre, forse a volte così ti senti ed è un male.
    Dai retta a me che vecchia lo sono 😉 goditela sta vita,cerca il successo non rendere inutile neanche un secondo rispetta solo una regola quella di non fare mai del male a nessuno per il resto…vai!!! e fregatene..
    Bacione bacione
    cinzia

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  10. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Cinzietta, in verità mi sentivo vecchio già a venti anni, per cui sì, è vero, un fondo di verità c’è. In un mio scritto – che prima o poi metterò online, Il Primo Filosofo, non mi sono mica dimenticato… è che devo rivederlo – tra le altre cose dicevo “sono nato vecchio”. Ognuno di noi ha le sue proprie convinzioni, o ossessioni. Io giovane non mi sono mai visto né sentito. Ma non mi prendo troppo sul serio, ci gioco su queste cose, senza strapparmi i capelli. 😉 E poi lo scopo precipuo di questo scritto, di questo finto gossip, era poi solo di evidenziare ANGELI CADUTI. Direi che i più lo hanno capito senza problema alcuno, per mia somma fortuna. ^__*

    Il resto è contorno, solo contorno, finzione all’ennesimo grado, credo piuttosto divertente, perlomeno a qualcuno un sorriso l’ha strappato. 😉

    Bacione bacione a te, Stregaccia e Mamma Orsa

    beppaccio

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  11. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Lo sai che Giacomino Leopardi era un gran soSSOne? Non scherzo affatto. Non si è mai fatto un bagno in tutta la sua vita. E se non lo sapessi, scriveva anche delle poesie con delle paroline che a te non piacciono per niente, anche se, chiaramente, non fanno parte della sua produzione migliore. Però le ha scritte.

    Odiava anche i medicamenti, tant’è che in una sua vecchia lettera si espresse dicendo che “Non mi dir più che m’abbia cura, perchè son guarito e sano come un pesce in grazia dell’aver fatto a modo mio, cioè non aver usato un cazzo di medicamenti, come volevano a ogni patto, ed essere stato in letto quanto m’è parso bene, che non la volevano in corpo. Addio, addio, ch’è ora di pranzo, e andremo a sentirne delle belle, secondo il solito.” – lettera a A Carlo Leopardi, Recanati, Roma 5 Febbraio [1823]

    Te le hanno dette queste cose?
    Ce ne sarebbero molte altre, ma lasciamo perdere. E’ domenica. 😉

    Ti sei divertita? Buona domenica

    ♥ beppe

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  12. LilaRia ha detto:

    Io, come credo tutti, quando l’ho letto, ho sorriso! 😉
    Buona domenica Beppe :*

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  13. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Hai sorriso?
    E perché?
    Mi prendi per fesso forse? 😀

    buona domenica a te

    beppe

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  14. LilaRia ha detto:

    ho sorriso perchè ho apprezzato la storiaccia. Mi sono detta “guarda Beppe cosa inventa!” :))

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  15. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Una ne penso e cento ne faccio. Sono proprio un diavoletto, o no?

    Ma ancora non ho trovato qualcuno che mi cambi il pannolino. Bruciaaa, per il diavolooo… bruciaaa… Povero jme. 😀

    beppe diavoletto 😉

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