Michele Monina (prefazione di Gianni Biondillo) – 10 modi per diventare un MITO (e fare un pacco di soldi) – Una recensione bastardissima di Iannozzi Giuseppe

Michele Monina

prefazione di Gianni Biondillo

10 modi per diventare un MITO
(e fare un pacco di soldi)

una recensione bastardissima

di Iannozzi Giuseppe

10-modi-per-diventareunMITO.jpgGabriele Dadati me l’ha spedito per posta, a tutti i costi, nonostante gli avessi risposto con una frase ad effetto che il libro non m’interessava affatto. Bene. Male. La prefazione è di Gianni Biondillo, il libro invece l’ha scritto un certo Michele Monina, che si vanta d’aver venduto qualcosa come 600.000 copie dei suoi libri, perlopiù biografie su fin troppe note rockstar manchevoli d’un vero talento e che però riescono a far parlare di sé.

Sono costretto a fare lo stronzo, ma io questa recensione non la volevo scrivere, né avevo voglia di leggere 10 modi per diventare un mito (e fare un pacco di soldi), tanto più che, detto a denti stretti, a me Gianni Biondillo, se solo potesse farla franca senza finire in galera, mi sparerebbe a bruciapelo, mentre Michele Monina, come minimo, mi spaccherebbe in testa l’opera omnia di Michael Jackson. Ovviamente, prima di farmi fuori, si preoccuperebbero d’aver loro accanto un giornalista di grido, di quelli che scrivono per le riviste patinate, o una qualsiasi testa di cazzo armato di iPhone perché riprenda la scena… e la sbatta poi su YouTube. Biondillo, giallista incallito, diventerebbe forse famoso, molto più famoso: un giallista che uccide un giornalista, poco ma sicuro, che sarebbe ghiotta notizia per ben più d’un gossipparo cocainomane. E Monina finalmente troverebbe il suo nome scritto a caratteri cubitali sui quotidiani, mentre oggi, nonostante il pacco di copie vendute, nessuno sa chi esso sia tranne (forse) gli addetti ai lavori: perché, purtroppo per lui, Monina è sì uno scrittore ma specializzato in biografie, per cui il suo nome scompare letteralmente sotto la pesantezza di Michael Stipe, Lady Gaga, Vasco Rossi, Fabri Fibra, Mondo Marcio, etc. etc. Monina, Michele Monina ha scritto anche dei romanzi… e a parte me e pochissimi altri, temo per lui, che nessun altro ne abbia contezza. Però ha venduto 600.000 copie di biografie di grandi personaggi, osannati dai giovanissimi, da tanti e tanti adolescenti brufolosi e vergini, e sotto sotto pure un po’ finocchi (anche se non hanno ancora preso coscienza che a loro gli piacciono le drag queen e le trans).

Sia come sia, diventare un mito, o un idolo, come gli Oasis, Madonna, Lady Gaga, Zucchero, Ronnie James Dio, Mick Jagger, David Bowie, Iggy Pop, Meat Loaf, Santana, Sting, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain e chi più ne ha più ne metta, non dovrebbe essere troppo difficile, perlomeno così assicura Michele Monina ai suoi potenziali lettori in 10 modi per diventare un mito (e fare un pacco di soldi). E però dovete avere il phisique du role, questo significa che dovete essere fighi di vostro, non potete dunque avere un fisico da mammolette o da giallista incallito come Gianni Biondillo che è tutt’altro che un Adone. Il talento non è indispensabile: l’abito fa il monaco e non il contrario, per cui se volete diventare una primadonna essenziale è che abbiate un bell’aspetto. Il talento ve lo appiccicherà addosso qualcun altro in sala di registrazione. Seguendo i consigli di Monina dovreste diventare in breve tempo delle rockstar, o dei perfetti coglioni, dei pagliacci a tutto tondo: in ogni caso non passerete inosservati.
Se siete dei maschietti dichiarate di tenere ‘una minchia tanta’, fatevi fare il calco in gesso del vostro ‘attrezzo’, fate un concerto del cazzo in un centro sociale e le groupie cadranno ai vostri piedi. Poi domani nessuno si ricorderà più di voi, ma questa è un’altra storia; Andy Warhol ci aveva avvertiti, con largo anticipo, che un giorno tutti avrebbero avuto i loro 15 minuti rosicati di notorietà. Oggi è facile diventare delle rockstar senza talento: YouTube è una enciclopedia che raccoglie il meglio e il peggio di milioni di artisti senza un briciolo di talento.
In caso non doveste aspirare a diventare l’ennesimo coglione di moda, bene, pregate che Dio o chi per esso sia stato con voi molto ma molto generoso: Jimi Hendrix era unico, così tanto unico, che quando Eric Clapton lo sentì suonare si mise le mani nei capelli gridando “sono finito, sono finito…”.

Per chi non lo avesse ancora capito questa non è una recensione, è invece una marketta che m’è venuta tanto tanto male: dopo che Michele e Gianni avranno letto questo mio delirio, io a Milano non ci potrò più metter piede. E non dubito che i due autori potrebbe anche querelarmi, anche se non so bene a che titolo, per quale fantomatica colpa; ma purtroppo è già accaduto che mi abbiano minacciato e querelato, anche se poi, alla fine, ho solo rischiato di prendere un fracco di botte. Il mondo degli scrittori non è quell’idillio propagandato da certi talk show dappoco, è tutt’altro: chi scrive è un potenziale assassino, un brutale figlio di Caio Giulio Cesare, o una dark lady, va da sé che non c’è motivo alcuno per stare allegri. Un bravo critico letterario deve sempre guardarsi le spalle, e toccarsi le palle: la prudenza non è mai troppa.

10 modi per diventare un mito (e fare un pacco di soldi) – Michele Monina – Laurana editore – collana DIECI – pp. 130 – ISBN 978-88-96999-15-8 – € 11,90

Informazioni su Iannozzi Giuseppe

Iannozzi Giuseppe - giornalista, scrittore, critico letterario - racconti, poesie, recensioni, servizi editoriali. PUBBLICAZIONI; Il male peggiore. (Edizioni Il Foglio, 2017) Donne e parole (Edizioni il Foglio, 2017) Bukowski, racconta (Edizioni il Foglio, 2016) La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2014) La cattiva strada (Cicorivolta, 2014) L'ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta, 2013) Angeli caduti (Cicorivolta, 2012)
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12 risposte a Michele Monina (prefazione di Gianni Biondillo) – 10 modi per diventare un MITO (e fare un pacco di soldi) – Una recensione bastardissima di Iannozzi Giuseppe

  1. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Non vi nego che mi sono divertito un fracco a scrivere questa recensione. 😉
    Leggetela con attenzione e scoprirete perche’. Non ve ne pentirete.

    Ci tengo a precisare che questa non è una stroncatura, non vorrei che qualcuno equivocasse.

    buona lettura

    giuseppe

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  2. cinzia stregaccia ha detto:

    si vede che ti sei divertito ahahah e di conseguenza è stata una lettura piacevolisssima anche per me! ho letto la prefazione …un libro per sorridere ma anche per pensare mi piace molto. aspetto gennaio 🙂
    cinzia

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  3. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Sì, non lo nego, mi sono divertito parecchio a leggere il libro e a scrivere questa recensione, che ricalca il tono del libro di Michele Monina. Perché sì, ho imitato il suo stile, più o meno, mettendoci dentro del mio, com’era inevitabile che fosse.

    Il libro esce a gennnaio del 2012, non l’ho detto nella recensione, ma lo dico qui. Io ho avuto il piacere e il privilegio di leggerlo un po’ prima di voi altri, d’altro canto anch’io al pari di Biondillo, che per scrivere l’introduzione non ha beccato un euro, pure io per questa recensione solo la fama. 😉.

    Nel libro ci sono delle indicazioni, date con spirito divertito, per diventare una rockstar come Lady Gaga ad esempio, giusto per portare un esempio di una che ce l’ha fatta, pur senza avere un briciolo di talento musicale dalla sua. Direi che il libro è una lettura piacevole per sapere un po’ di cosette sui propri idoli musicale, anche cosette piccanti; ed è un agile strumento per tutti coloro intendono sfondare, in un modo o nell’altro, nel mondo dello spettacolo. Strumento utilissimo per chi vuole andare a Xfactor, ad Amici, o farsi notare con la propria band. Ma come ho già evidenziato, anche una bella raccolta di gossip sulle star del momento e non solo. Una lettura agevole, nulla affatto impegnata o barbosa: va giù come un bicchier d’acquavite.

    Insomma, imparando qualcosa si ride, e non è poco di questi tempi.

    Grazie, Cinzietta.

    bacione

    beppe beppaccio

    P.S.: Hai notato le caricature che ho fatto degli autori? 😉

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  4. Felice Muolo ha detto:

    Quando ti diverti a scrivere diverti chi legge.
    BUON ANNO
    Felice

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  5. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    La recensione non è un mero atto critico, deve saper anche stuzzicare chi legge, chi cerca delle informazioni, ma senza stordirlo: deve invece divertirlo, incuriosirlo. Per molti aspetti è una forma d’arte recensire, e io, modestamente, credo d’essermi fatto una bella marketta artistica. 😉

    Grazie, Felice.

    beppe

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  6. cinzia stregaccia ha detto:

    certo ch le ho notate son divertentissime e azzeccatissime 🙂
    Buon 2012 Beppaccio
    cinzia

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  7. romanticavany ha detto:

    Letta tutta la tua pagina.
    Attenderemo allora l’uscita, intanto auguri di pace e serenità a te e a tutti i tuoi lettori e a cinzia.
    Buon Anno!!!!!!!!
    LeKKatine ♥ vany

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  8. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Per fortuna. 😉
    Lui è Gianni Biondillo:

    Mentre lui è Michele Monina:

    Sì, direi che ho fatto davvero un buon lavoro, molto buono. Sono proprio loro, impossibile sbagliarsi. 😉

    Buon 2012 anche a te, Stregaccia

    bacio

    beppaccio

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  9. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Brava, nonostante la sbronza colossale che ti sei presa ieri sera per il Capodanno, sei riuscita a tenere gli occhi incollati alla pagina e a leggerla tutta. 😉
    Il libro esce in gennaio, cioe’ a breve.

    Grazie infinite, carissima Vany. Sei sempre gentile, troppo gentile.

    Buon anno a Te, Piccina Mia ♥ ♥ ♥

    orsetto di VaNY

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  11. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Grazie, Paolo, d’aver segnalato questa recensione bastardiSSima sul tuo blog, che da oggi, per meriti conquistati sul campo, è stato da me linkato nel blogroll. Considera pure questo mio generoso gesto come una marketta. 😀

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